Omicidio a Varese: il padre accoltella il figlio di 7 anni

Un uomo di 40 anni, che si stava separando dalla moglie, ha tolto la vita al figlio di 7 anni con una coltellata.

L’uomo – Davide Paitone – si trovava agli arresti domiciliari per aver accoltellato, a novembre, un suo collega ad Azzate, nel varesotto.
Erano in corso le pratiche di separazione dalla moglie e il giudice gli aveva concesso di trascorrere il Capodanno con il figlio, Daniele.
Il giorno successivo avrebbe dovuto riportare il bambino dalla madre.

I motivi che lo hanno spinto ad ucciderlo non sono ancora chiari e si sa soltanto che dopo il gesto, l’uomo è salito in auto e ha raggiunto la moglie che vive in un comune vicino. Con la scusa di parlarle, l’ha attirata fuori casa e a quel punto l’ha aggredita, di nuovo con un coltello, colpendola al viso, alla schiena e all’addome. Poi si è dato alla fuga.
La donna, nonostante le ferite, è riuscita a chiamare i soccorsi e ora è ricoverata all’ospedale Circolo di Varese. Non sarebbe in pericolo di vita.

A quel punto le ricerche sono partite in due direzioni: padre e figlio.
I Carabinieri di Varese e Saronno hanno setacciato la zona per tutta la notte di sabato fino a quando hanno intercettato l’uomo a Viggiù. A quanto pare, stava tentando di riparare in Svizzera. Alla vista delle Forze dell’ordine l’uomo ha prima tentato di forzare il blocco speronando l’auto dei Carabinieri e poi si è dato alla fuga, a piedi, dirigendosi verso un bosco in località Colle Sant’Elia. Quando è stato raggiunto, aveva ancora con sé il coltello, con buona probabilità, quello usato contro il figlio e la ex moglie.

Per Davide, le ricerche non potevano che partire dalla casa del padre e sono state, in un certo modo, orientate proprio dall’omicida che aveva mandato uno strano messaggio vocale al padre che diceva “Non guardare nell’armadio”. Il corpo senza vita di Daniele era lì.
L’uomo è in stato di fermo, per i gravi indizi a suo carico e perché nella sua auto è stata trovata una dose di cocaina.

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