Nella giornata di sabato, è stata presentata la nuova lista “Milano Unita” che prenderà parte alle elezioni comunali del prossimo ottobre. Alla conferenza stampa è intervenuto anche il sindaco Sala.
La lista si definisce civica, ecologista e di sinistra, e comprende candidati che arrivano sia dai partiti sia dalle realtà civiche, associative e sociali presenti sul territorio. Raggruppa insegnanti, educatori, sindacaliste, pensionati, liberi professionisti, attivisti per i diritti civili, per l’ambiente, per il diritto al lavoro e all’abitare, lavoratori, ricercatori, impiegati, uno scrittore e sosterrà il sindaco uscente.
La lista si compone di nove uomini e nove donne tra cui spiccano i nomi di Paolo Limonta, assessore all’Edilizia scolastica ed Elena Lattuada, ex segretario regionale delle Cgil.
Tra le prime proposte presentate dalla nuova lista si trovano:
– la casa della salute: ovvero la creazione di strutture pubbliche, accessibili 24 ore su 24, nelle quali prestano servizio medici di base, guardia medica, specialisti, infermieri, psicologi e assistenti sociali per garantire prevenzione, cure primarie, l’assistenza domiciliare e la sorveglianza sanitaria delle residenze per anziani. Legata a questa proposta c’è quella di istituire un assessorato alla salute;
– la casa: oltre alla proroga del blocco degli sfratti, si invocano misure per le famiglie in difficoltà come il calmiere per gli affitti e un piano a livello nazionale per la manutenzione e la riqualificazione del patrimonio edilizio e il recupero degli immobili sfitti;
– il verde: oltre a valorizzare quello esistente si punta a progetti basati sul principio di zero consumo di suolo;
– il lavoro: si propone la creazione della “carta del lavoro buono” per agevolare le aziende che, oltre a non presentare pendenze penali, garantiscano lavoro stabile, adeguatamente retribuito, in linea con la contrattazione nazionale e la legislazione sulla sicurezza;
– la cultura: la lista propone di organizzare eventi in tutti i quartieri, specie quelli dove si rischiano disuguaglianze sociali ed economiche;
– la lotta alla povertà educativa: “La nuova Amministrazione – ha spiegato Limonta – dovrà mettere l’educazione al centro della sua politica. Agire contro la povertà minorile e la dispersione scolastica, attraverso il rinnovamento delle scuole e dei servizi educativo-formativi e ricreativi aumentando il più possibile la gratuità dei servizi comunali”.