Elezioni 2021: l’inchiesta di Fanpage che coinvolge Carlo Fidanza di Fratelli d’Italia

Nel corso della puntata di ieri sera della trasmissione Piazzapulita, è stato mandato in onda un filmato che racconta un estratto dell’inchiesta della testata Fanpage su presunti finanziamenti illeciti alla campagna elettorale di Fratelli d’Italia per le elezioni comunali a Milano e che chiama in causa il capodelegazione Carlo Fidanza. Qui l’inchiesta:

https://youmedia.fanpage.it/video/al/YVXPpOSwUXALhewA

L’inchiesta è stata chiamata “Lobby Nera” perché coinvolge persone appartenenti alla galassia della destra estrema tanto che la mente di questo sistema sarebbe Roberto Jonghi Lavarini, detto il “Barone nero”, candidato per FdI alla Camera nel 2018 e già condannato a due anni per apologia del fascismo.

Il girato complessivo, di quasi 100 ore, è frutto di un lavoro durato tre anni portato avanti grazie a un insider, un giornalista sotto copertura, che si è finto un uomo d’affari interessato a finanziare la campagna elettorale del partito di Giorgia Meloni. Nei filmati si trovano i riferimenti a un sistema di “lavanderie” per ripulire il denaro, gli incontri conditi da esplicite battute razziste, fasciste e sessiste, si fa riferimento a collegamenti con gruppi esoterici e di massoni e ai legami trasversali con la politica oltre a dare voce alle perplessità nella scelta di Luca Bernardo come candidato.

Per effetto della messa in onda Fidanza ha fatto sapere: “Ritengo opportuno autosospendermi da ogni ruolo e attività di partito al fine di preservare Fratelli d’Italia da attacchi strumentali”.
Ha poi aggiunto “Voglio ribadire ai miei amici, ai miei elettori e a quelli di tutto il mio partito che non ho mai ricevuto finanziamenti irregolari” e che “non c’è e non c’è mai stato in me alcun atteggiamento estremista, razzista o antisemita”.
“A tutela della mia reputazione – ha concluso – mi riservo di adire la giustizia civile e penale”.

“Chiedo ufficialmente a Fanpage di darmi il girato di questi tre anni – è stata la risposta di Giorgia Meloni – . Sono rigida ma non me ne vogliate se non giudico i miei dirigenti sulla base di un filmato. Non ho problemi a rispondere, ma non chiedetemi di valutare un dirigente sulla base di un video montato da voi e curiosamente mandato in onda a due giorni dal voto”.

Impostazioni privacy