Edificio di 18 piani in fiamme: non ci sono vittime

Nel pomeriggio di ieri, intorno alle 17:30 un violento incendio, forse partito dal rivestimento esterno, ha avvolto completamente un edificio di 18 piani in via Antonini, periferia sud di Milano.

La “Torre dei Moro”, questo il nome del complesso residenziale, aveva la forma della chiglia di una nave e ospitava 60 famiglie. Uno degli inquilini era il rapper Mahmood. Per fortuna, nonostante il rapido propagarsi delle fiamme, nessuno degli inquilini presenti in quel momento è rimasto ferito.

All’arrivo dei soccorsi sanitari con 10 ambulanze e 4 automediche sono state visitate una ventina di persone rimaste intossicate per il fumo.
Le stesse che, mentre abbandonavano l’edificio, hanno bussato casa per casa per accertarsi che non ci fosse più nessuno all’interno. Anche questo ha impedito che alle fiamme si aggiungesse un triste bilancio delle vittime come invece accadde nel caso della Grenfell Tower di Londra nel 2017 dove ci furono 72 morti tra cui una giovane coppia di ragazzi italiani.

Secondo i primi rilievi, l’incendio sarebbe partito dal rivestimento esterno per poi propagarsi a grande velocità trasformando l’edificio in una torcia dalla quale si staccavano man mano, tizzoni incandescenti che cadevano nel parcheggio sottostante. Non sono stati coinvolti altri edifici commerciali presenti nelle immediate vicinanze. Le fiamme sarebbero partite dal 15mo piano, sul lato sinistro dell’edificio, tanto che la colonna di fumo era visibile anche a grande distanza. Hanno richiesto ore di intervento per essere domate e il lavoro dei Vigili del fuoco si è protratto fino a notte inoltrata.

Immancabili le polemiche nei confronti dei lavori eseguiti proprio sul rivestimento esterno che avrebbe dovuto essere ignifugo come ha raccontato uno dei residenti: “Ci avevano detto che i pannelli che ricoprivano il palazzo erano ignifughi, invece sono bruciati rapidamente come burro”.
Per questo motivo la Procura di Milano ha deciso di aprire un fascicolo, per ora a carico di ignoti, con l’accusa di disastro colposo. Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dal sostituto Pasquale Addesso. L’edificio è stato posto sotto sequestro per accertare se ci siano stati danni strutturali anche se le fiamme hanno interessato in prevalenza la parte esterna dell’edificio.

Sul posto è poi arrivato anche il sindaco Sala che ha avuto parole di vicinanza per le famiglie sfollate promettendo un intervento immediato da parte del Comune: “Stiamo trovando delle camere d’albergo però è chiaro che queste persone hanno perso tutto. Sono qua con un paio di jeans e una maglietta e non hanno niente altro” e ha elogiato il lavoro dei Vigili del fuoco: “Ho visto dei vigili del fuoco con le mani ustionate, stanno svolgendo un encomiabile lavoro, come sempre”.

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