In una Rsa di Milano si sono verificati casi di contagio tra i pazienti anziani ricoverati, molti dei quali sono risultati asintomatici al virus.
Nel commentare questa notizia, Matteo Bassetti direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova ha detto all’Adnkronos: “Il fatto che ci siano anziani asintomatici nelle Rsa è una buona cosa. Noi a Genova avevamo già visto a giugno e luglio persone nelle residenze positive ma con pochi sintomi. C’è quindi stata una mutazione del virus, a marzo e aprile di asintomatici ne vedevamo davvero pochi”.
Bassetti ha poi sottolineato come questi dati dimostrino che la malattia è cambiata rispetto all’ondata epidemica dei mesi passati ma non si sbilancia sui motivi di questo cambiamento che potrebbero dipendere da una diagnosi più rapida così come da una carica virale più bassa.
L’asintomaticità nei soggetti anziani è dunque un fatto positivo purché si mantenga il monitoraggio della loro condizione per evitare ulteriori contagi.
Bassetti ha poi affrontato l’argomento della sindrome post covid che ha colpito numerosi ex pazienti dopo il ricovero. Si tratta della comparsa di una serie di sintomi che possono includere:
– fibrosi polmonare che può essere spiegata sia attraverso gli effetti del virus sia per effetto che dell’ossigenazione ricevuta in terapia intensiva;
– forme di neuriti. Si è infatti scoperto che il coronavirus interessa il sistema nervoso centrale e può provocare formicolii alle gambe e alle braccia;
– stanchezza, e fatica;
– mancanza dell’olfatto e del gusto.
Anche il monitoraggio del periodo post ricovero riveste quindi la sua importanza nella cura dei pazienti tanto che in diverse città sono nati dei centri dedicati proprio a questo.