La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura generale di Milano contro la sentenza della Corte d’appello che aveva revocato la sorveglianza speciale a Rocco Papalia, ritenuto uno dei capi della ‘ndrangheta al nord, tornato in libertà dopo una detenzione di 26 anni e noto come il boss di Buccinasco (cittadina in provincia di Milano). Nella sentenza di secondo grado la misura era stata revocata perché non si è ritenuto vi fosse pericolosità sociale. Secondo la Suprema Corte Papalia avrebbe avuto una caratura criminale significativa all’inizio degli anni duemila e ha comunque scontato una detenzione più che ventennale, il che ha spinto i giudici a dar ragione alla precedente sentenza.
Da luglio 2018 il boss è comunque sotto la misura di sicurezza detentiva della “casa di lavoro”, valida per due anni, per decisione del Tribunale di Sorveglianza.