Avviso di garanzia al sindaco di Crema per un episodio avvenuto in un asilo gestito dal Comune

Il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi ha ricevuto un avviso di garanzia a seguito di una vicenda che ha coinvolto un bambino in uno degli asili nido gestiti dal comune lo scorso ottobre.

Ne ha dato comunicazione lei stessa dalla sua pagina Facebook offrendo anche la ricostruzione di quanto era accaduto: il bambino in questione si era schiacciato due dita nella porta tagliafuoco mentre si trovava all’asilo riportando un trauma da schiacciamento che aveva richiesto un periodo di cura di circa 3 mesi. Una volta guarito, giacché il trauma non aveva causato, per fortuna, danni permanenti, il piccolo era tornato a frequentare la scuola.

In questo quadro generale, l’avviso di garanzia le ha contestato una negligenza rispetto a un decreto regionale – il 2929 del 9 marzo 2020 – che riporta: “Elementi costruttivi, gli arredi e le attrezzature compresi i giochi, devono avere le caratteristiche antinfortunistiche, in particolare devono essere adottati idonei accorgimenti atti ad evitare situazioni di pericolo (es. spigoli acuti, gradini, radiatori sporgenti, infissi con bordi taglienti), in relazione all’età dei bambini e garantire condizioni di sicurezza e di agevole pulizia da parte del personale”.

La porta in questione, dunque, non rispondeva a questi criteri. Da qui, si legge nel provvedimento emesso dalla Procura, il Sindaco, in concorso con altre persone, non si sarebbe adoperata: “di dotare la porta tagliafuoco di qualsivoglia dispositivo idoneo ad evitare la chiusura automatica o da garantire la chiusura ed apertura manuale in sicurezza, contro il rischio di schiacciamento degli arti o di altre parti del corpo dei bambini ivi accolti”.

Alla notizia del provvedimento, il sindaco dalle colonne di La Repubblica ha raccontato di aver provato: “Di primo acchito un grande avvilimento. […] Poi, certo, razionalizzi a vai avanti, ma è stato un brutto colpo”.

L’episodio, al di là dell’aspetto surreale, ha scatenato la protesta di buona parte degli altri sindaci tra cui Giorgio Gori e Beppe Sala oltre a riportare in auge il tema della tutela giuridica dei sindaci.
“Del resto – ha argomentato il sindaco di Crema – se oggi per trovare candidati disponibili è necessario un lunghissimo percorso di persuasione, è perché servire la propria comunità è diventato troppo rischioso. Lo ha detto in modo chiarissimo il presidente di Anci Antonio Decaro, sindaco di Bari, in una recente intervista ad un quotidiano nazionale “.

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