A Milano arriva un’altalena gigante con 36 sedute: dove sarà e cosa significa

L’opera è stata ideata da Stefano Boeri Interiors ed era già stata presentata al FuoriSalone 2023: ecco qual è il suo significato

Si chiama altalena Swing e ad idearla è stato l’architetto Stefano Boeri, docente del Politecnico di Milano. Opera di design già presentata al FuoriSalone 2023 presso il cortile della Farmacia della Statale di Milano all’interno dello spazio interattivo “The amazing playgroung”, tra poco arriverà in un comune di Milano.

Maxi altalena a Milano
Maxi altalena a Milano: ecco dove sarà installata e perché (milano.cityrumors.it / instagram @stefano_boeri)

Che il design stia diventando sempre più protagonista della città e dello stile urbano è una verità sotto agli occhi di tutti, soprattutto a Milano. La nuova missione è quella di unire l’utile al bello e di fare in modo che l’inevitabile necessità di costruire non impedisca all’ambiente di esprimere tutta la propria naturalezza, senza essere stravolto dai costrutti sociali tipici della città. Ecco quindi cos’è l’altalena Swing e qual è il suo significato.

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Cos’è l’altalena Swing

Composta da 36 sedute, l’altalena Swing realizzata dall’architetto Boero verrà posizionata nel parco della Passeggiata Rossini nel comune di Buccinasco nel corso di quest’estate. Presentata durante la Design Week di Milano, altro non è che una grande giostra popolare, una di quelle che da bambini abbiamo usato tutti e che ancora oggi riesce ad intrattenere i più piccoli e a vincere la durissima lotta contro la tecnologia per avere la loro attenzione. Per realizzarla, Boeri si è ispirato al Surrealismo spagnolo del primo Novecento e al Circo Americano di Madrid dove, tra le altre, si poteva assistere a performances di artisti che leggevano su un’altalena.

Maxi altalena a Milano
Maxi altalena a Milano: ecco dove sarà installata e perché (milano.cityrumors.it / ansafoto)

L’altalena è stata donata al comune di Buccinasco e la scelta della località non è casuale. Proprio qui Amazon che ne è il proprietario ha aperto un centro di smistamento di più di 10mila metri quadrati. Obiettivo dell’opera, infatti, è quello di stimolare una riflessione sul valore del tempo libero, tema che sembra apparentemente contrapposto ma in realtà è legato doppio filo al lavoro intensivo tipico dei giorni nostri.

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