“No ai rifugiati per curare il verde”, passa in Consiglio regionale la mozione della Lega

La Lega ha presentato in Consiglio Regionale in Lombardia una mozione (passata con 34 voti favorevoli, 32 contrari e un astenuto) in cui si fa impedimento alle amministrazioni comunali di impiegare volontariamente i rifugiati e i richiedenti asilo per la cura del verde pubblico. Dovrà ora passare al vaglio della Giunta Regionale, ma l’assesore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia, Fabio Rolfi, ha già espresso voto favorevole.

“La gestione del verde pubblico deve essere fatta dai professionisti del settore, non da associazioni di volontariato o dai richiedenti asilo. Stiamo parlando di una professione e non di un hobby, che tra l’altro ha a che fare con la qualità delle nostre città, con il decoro urbano e anche con la sicurezza delle persone. Piantare e potare piante richiede professionalità e formazione ed è un lavoro che va pagato. Le associazioni di categoria del folorovivaismo giustamente hanno già reclamato le proprie istanze. Il comparto va sostenuto ed è fondamentale che i Comuni costituiscano bandi per assegnare i lavori secondo requisiti legati anche alla qualità e non solo all’aspetto economico. La Regione Lombardia chiederà ad Anci di collaborare per definire uno schema di delibera che possa aiutare in tale senso gli Enti locali”.

Parere contrario è stato espresso, nel frattempo, dal sindaco di Milano Giuseppe Sala. “Mi sembrano più provocazioni che altro – riporta La Stampa -. Non funzionano così le cose, liberi di fare in Consiglio Regionale quello che vogliono, ma non posso che esprimere la mia profonda contrarietà”.

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