A Milano arriva Möves, il progetto che definisce visione, obiettivi e azioni per promuovere gli spostamenti a piedi e in bici, migliorare la sicurezza stradale e favorire l’integrazione con il trasporto pubblico.
La giunta di Palazzo Marino ha approvato le linee guida per la mobilità attiva, un documento strategico che punta a creare una città in cui gli spostamenti siano sostenibili, e allo stesso tempo anche facili e desiderabili. Capaci insomma, di garantire accessibilità a tutti a piedi, in bici e col trasporto pubblico, diminuendo sempre di più l’utilizzo delle automobili.
Le linee guida del progetto, richieste anche dalla Task Force per la sicurezza stradale e la mobilità attive, si basano su quattro direttive. La prima l’abbiamo già accennata: una città attiva, dove le persone preferiscano i mezzi pubblici, le bici o una passeggiata per spostarsi. La seconda: Milano all’insegna dell’inclusione e priva di barriere architettoniche, dove anche i cittadini con disabilità o fragilità possano sentirsi a loro agio in strada.
La terza: una città pensata per il futuro e progettata a misura di bambini, con spazi e strade adeguate alle loro esigenze, a quelle dei genitori, dei caregiver e di tutta la comunità. La quarta: Milano sicura, che punta a ridurre il numero degli incidenti stradali.
Milano: una città a misura di bambini con Moves
Il progetto Möves contiene anche un quadro coordinato di interventi. Per quanto riguarda la mobilità ciclabile, prevede la realizzazione di una rete più ampia, connessa e riconoscibile, articolata in itinerari metropolitani, circolari, urbani e centrali, caratterizzati da percorsi lineari, continui e sicuri.
Sono inoltre previsti servizi per supportare lo spostamento in bici, come le bici-stazioni situate in punti strategici, il potenziamento dell’interscambio, la promozione del cicloturismo e lo sviluppo della ciclo-logistica, per distribuire le merci a basso impatto ambientale.
Per quanto riguarda invece la mobilità pedonale, Möves punta a creare spazi urbani più sicuri e vivibili, con l’ampliamento dei marciapiedi e dei percorsi pedonali, la riqualificazione degli spazi davanti alle scuole, parchi e luoghi sensibili, la realizzazione di strade car-free nei pressi delle scuole. E ancora: piazze pedonali attraverso il programma Piazze Aperte e il potenziamento dei percorsi casa-scuola, oltre che di sedute, fontanelle e aree fitness.
Il progetto Möves prevede anche l’aumento delle strade con limite di velocità di 30 chilometri orari e la creazione di isole ambientali, elementi di moderazione del traffico come i cuscini berlinesi, le chicanes e le strettoie. E come già accennato, la rimozione delle barriere architettoniche per permettere tutti di accedere senza difficoltà alle fermate dei mezzi pubblici. Arriveranno anche campagne informative ed educative, oltre che iniziative volte a sensibilizzare al trasporto sostenibile nelle scuole, nelle famiglie e nelle comunità.
Milano: una città a misura di bambini con Moves
Palazzo Marino ha previsto anche un sistema di monitoraggio attraverso rilievi sul campo e conteggi automatici, questionari e sondaggi ai cittadini, per capire se gli interventi via via messi in campo siano efficaci.
Le linee guida approvate dalla giunta del sindaco Giuseppe Sala sono il risultato di un percorso partecipativo, promosso dall’assessora al Decentramento, Quartieri e Partecipazione Gaia Romani, che tra novembre 2024 e aprile 2025 ha raccolto i contributi dei cittadini, enti locali, associazioni e Municipi fino ad arrivare ad oggi.
“Milano, come le principali metropoli europee e internazionali, si trova ad affrontare sfide cruciali legate all’inquinamento e all’emergenza climatica”. Queste le parole dell’assessora alla Mobilità del Comune Arianna Censi. “Di fronte a queste urgenze cresce la consapevolezza della necessità di evolvere verso sistemi di mobilità sostenibile e attiva. Ecco perché le azioni che presentiamo oggi sono necessarie e non più rimandabili, e si inseriscono in un percorso già avviato con Area B e Area C, la nuova metro M4, la realizzazione di nuovi itinerari ciclabili e la restituzione dello spazio pubblico alla socialità, a partire dalle aree in prossimità delle scuole”.
