Salvatore Corigliano ucciso nel 1999, al telefono il nome del killer: svolta sul delitto dell’edicolante

Un delitto di ben oltre 20 anni fa è pronto a riaprirsi improvvisamente: il caso dell’edicolante Salvatore Corigliano ucciso all’alba del 1999 a Milano. 

Salvatore Corigliano era un giovane di 27 che il 4 gennaio 1999 fu ucciso con tre colpi di pistola. L’edicolante morì a distanza di due giorni, si tentò di tutto per salvarlo, ma il giorno della Befana ne fu dichiarata la morte.

Salvatore Corigliano
Salvatore Corigliano è l’uomo ucciso a Milano nel 1999, la storia dell’edicolante potrebbe riaprirsi improvvisamente. Cosa emerge (ANSA)

Lo studente di Ingegneria Meccanica, nonché volontario al Pio Albergo Trivulzio e animatore presso la parrocchia San Giovanni Bosco, rilevò un chiosco a piazza Esquilino, zona San Siro. Un delitto senza alcun colpevole, ora la possibile svolta richiesta dalla famiglia della vittima.

Cosa è accaduto

Ai tempi non fu possibile utilizzare la tecnologia, relativa all’analisi delle celle telefoniche, esami scientifici e anche campionamento del Dna, ora invece tutto cambia. A distanza di anni, infatti, la sorella Amelia spera nella riapertura del caso.

Gli avvocati Valeria Logrillo e Davide Tupputi hanno presentato una istanza presso la Procura di Milano, sperando in una novità a stretto giro. A riportare la notizia è il Corriere della Sera.

Salvatore Corigliano
Saracinesche abbassate oggi a Milano per l’adesione alla “serrata” decisa dalle associazioni di categoria in segno di solidarietà con le vittime della criminalità, per ricordare le morti del tabaccaio Ottaviano Capalbo e dell’edicolante Salvatore Corigliano (ANSA)

La difesa ribadisce che, grazie al lavoro della criminologa Antonella Delfino Pesce, si sarebbero aperte delle nuove piste investigative. Una di queste riprenderebbe una telefonata anonima, giunta alle ore 10.15 del 10 gennaio 1999, durante la quale una voce maschile fece il nome del presunto assassino.

Una pista scartata sin da subito, ma che ora potrebbe essere riaperta: in quel frangente si puntò sul movente di natura passione. Un uomo e una donna furono inizialmente indagati e in seguito scagionati dalle accuse.

Altri dettagli sulla vicenda

E proprio durante la mattina del delitto, Corigliano rimase al telefono con una persona. Si sentirono spesso con questa donna, in questo caso all’insaputa del compagno, così come spiegato dalla stessa una volta giunta negli uffici della polizia.

Improvvisamente, però, quella conversazione si interruppe. Prima “è ancora presto, non c’è niente“, in riferimento con un cliente, poi la donna udì soltanto “No, no no!!“, a seguire silenzio assordante. Soltanto dopo sei minuti un cliente giunse all’edicola e vide l’uomo a terra e pieno di sangue.

Funerali Salvatore Corigliano
La bara contenente le spoglie di Salvatore Corigliano, il giovane edicolante morto dopo essere stato aggredito e ferito a colpi di pistola nella sua rivendita di giornali, viene portata fuori dalla chiesa al termine della cerimonia funebre (ANSA)

Corigliano fu colpito da tre proiettili calibro 357 magnum. Sta di fatto che fra 2003 (archiviazione per l’uomo e la donna) e 2004 (contro ignoti) si svolsero due indagini, entrambe senza alcun esito.

Ma alcuni testimoni raccontarono all’epoca di una 27enne di cui Corigliano si sarebbe innamorato, una donna che gli albanesi avrebbero “liberato dietro il pagamento di 50 milioni di lire” per liberarla dal racket. Una vicenda che riguardò il fenomeno della prostituzione e che potrebbe far emergere nuovi dettagli, specialmente sul fronte del “protettore“, un tale Arjan.

Intanto i legali della famiglia puntano adesso sulla telefonata durante la quale si fece il nome di “Antonio Canito, quello di via Scanini“, a Baggio. Un caso che, di conseguenza, potrebbe essere riaperto a distanza di anni.

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