Lampugnano, cosa succede nello scalo del terrore: rapine, aggressioni e droga

La stazione di Lampugnano è diventata a Milano teatro di rapine e violenza nel cuore della notte. Cosa emerge e perché la situazione si fa sempre più preoccupante. 

Lampugnano è uno snodo principale per le compagnie di autobus che arrivano nel capoluogo milanese, ma con l’arrivo della tarda serata la stazione si trasforma in un luogo pericoloso e poco sicuro.

Lampugnano violenza
Lampugnano diventa terra di nessuno, la notte di terrore per chi passa da lì (Immagine Rete)

Chi giunge a Milano tramite autobus si accorge che questa stazione presenta più di qualche problema sul fronte della sicurezza.

La situazione a Lampugnano è preoccupante

Una sala d’aspetto aperta 24 ore su 24, quasi come se ci si volesse proteggere dal degrado che circonda la stazione di Lampugnano. E proprio un turista in attesa di un autobus direzione Zurigo parla ai microfoni del quotidiano Il Giorno.

Lampugnano Milano
La stazione di Lampugnano diventa teatro di grande paura e terrore per chi deve transitare o prendere autobus
per altre destinazioni (ANSA)

C’è un sacco di gente che bighellona e non si capisce bene cosa stia qui a fare“, spiega Rimush Lue. Proprio il cittadino svizzero parla di un livello di decoro e sicurezza differente nel suo Paese, cosa ben diversa se si guarda a quanto offerto dalla stazione di Lampugnano, a Milano.

Da un lato profughi e clochard che cercano di proteggersi dal freddo e dalle intemperie, dall’altro il pericolo sempre in agguato di borseggiatori e venditori abusivi di biglietti Atm, nonché ambulanti illegali e minacciosi di pizza e kebab. Modi e approcci denunciati da chi frequenta e da chi transita, per vari motivi, presso la stazione.

Paura per l’insicurezza offerta nei dintorni della stazione

A testimoniare la violenza sono tanti di racconti dei violenti episodi che accadono ormai di frequente. Lo scorso sabato 25 novembre, infatti, un giovane era a bordo di uno scooter, mentre scorrazzava sul marciapiede è caduto ed è stato preso a calci da altri cittadini stranieri: “Parlavano in arabo, come lui“, si legge.

Vende pizza e panini a 5 euro, due euro in meno rispetto al sottoscritto. Ma è cibo avariato, che assicura la diarrea del viaggiatore“, racconta un po’ divertito il titolare italiano del chiosco ambulante.

Viaggiare sicuri a Milano
Come viaggiare in sicurezza a Milan, la stazione di Lampugnano e i problemi che ci girano intorno (ANSA)

L’uomo che lavora come ambulante ha raccontato di aver raggiunto una sorta di accordo tacito, così da evitare problemi. “Io do a loro qualche panino, le sigarette e permetto di caricare il cellulare. Loro in cambio lasciano stare i miei clienti. Qui non rubano niente, neppure se si mettono mille euro sul tavolino“, commenta.

Il titolare di questo chiosco ha ribadito che molti di loro dormono di notte nel tendone adibito a moschea che si trova nella zona vicino l’ex Palasharp.

Non che la cosa li giustifichi ma mi hanno raccontato di aver cercato lavoro nei mercati e nei cantieri quando erano arrivati in Italia ma le paghe erano disumane, tipo 12 euro al giorno. Si sono allora lasciati andare, hanno cominciato ad abusare di psicofarmaci che usano come droghe, la marijuana la mettono nello yogurt“, racconta il titolare del chiosco ambulante che si trova presso la stazione di Lampugnano.

La mancanza di sicurezza a Milano

Il problema della poca sicurezza a Milano è all’ordine del giorno e proprio per questo è stata disposta una cabina di regia, di comune accordo con la Questura. Il suo compito sarà quello di condividere e gestire gli esposti presentati dai cittadini.

E per le ore notturne previste un importante numero di pattuglie di vigili di prossimità, alcuni dei quali anche a piedi, specialmente nei luoghi più frequentati. Ad annunciarlo sono stati Beppe Sala e Franco Gabrielli durante un incontro con la stampa.

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