Sindaca trovata morta con il tricolore al collo. Sgomento nella comunità

Una morte che ha lasciato l’intera cittadina di Castellanza (Varese) sotto shock quella avvenuta ieri nel giorno della Festa della Liberazione. La sindaca, Mirella Cerini, è stata trovata priva di vita all’interno del cortile del Municipio

50 anni, sindaca di Castellanza, cittadina in provincia di Varese, Mirella Cerini eletta per ben due volte, è stata trovata morta ieri, giovedì 25 aprile nel cortile del Municipio, molto probabilmente stroncata da un infarto. La donna aveva partecipato poco prima alla cerimonia per la Festa della Liberazione. 

sindaca morta
Mirella Cirini, sindaca trovata morta con la fascia tricolore al collo. (@facebook) Milano.cityrumors.it

E’ stata ritrovata nel cortile di Palazzo Brambilla con addosso ancora la fascia tricolore dopo aver tenuto il discorso ufficiale. Secondo quanto riportato da il Giorno, ieri, al termine della cerimonia il primo cittadino di Castellanza si era congedata dai colleghi di Giunta dicendo di non sentirsi bene.

Chi è la sindaca trovata morta

A ritrovare il corpo privo di vita nel cortile della sede del Municipio di Castellanza è stato ieri un agente della polizia locale. Mirella Cerini, sindaca del comune in provincia di Varese, aveva solo 50 anni quando un malore improvviso non le ha lasciato scampo.

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Mirella Cirini, sindaca trovata morta con la fascia tricolore al collo. (@facebook) Milano.cityrumors.it

Una morte che ha suscitato incredulità in tutta la provincia. I concittadini della Cerini, i colleghi, gli amici insomma tutti sono rimasti sgomenti difronte al suo decesso. Mirella, si è fatta apprezzare per la sua competenza, la grinta, l’entusiasmo e la passione verso il suo lavoro.

Una laurea in architettura, Mirella Cerini aveva lavorato per oltre un decennio nel settore privato, poi dal 2012 come dipendente del Comune di Milano. Nel 2016 la svolta con la sua candidatura alle elezioni amministrative del comune di Castellanza e la vittoria. Nel 2021, dopo cinque anni dall’elezione a sindaca, la rielezione. Amata da tutti, da ieri la cittadina è chiusa nel silenzio di fronte alla grande perdita.

Il cordoglio dei colleghi sindaci

Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ha detto, dopo la notizia della morte della Sindaca: “La notizia ci colpisce duramente. A nome mio personale, dell’Anci e di tutte le sindache e tutti i sindaci d’Italia ci stringiamo alla famiglia e alla comunità di cittadini che da otto anni la considerava un punto di riferimento essenziale per la città”.

Il sindaco di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli: “Ho sempre ritenuto Mirella Cerini uno dei migliori sindaci del territorio con cui ho avuto modo di collaborare. È una grandissima perdita sia per i suoi concittadini ma soprattutto per i suoi cari a cui rivolgo un caloroso abbraccio, anche a nome di tutta l’amministrazione e della Città di Busto Arsizio”.

Parole di cordoglio giungono anche dal sindaco di Olgiate Olona, Giovanni Montano che ha riferito dopo la triste notizia: “Non aveva nessuna formazione politica ma venne eletta e rapidamente divenne una grande sindaca, punto di riferimento autorevole e appassionato per tutti i colleghi della valle con i quali ha condiviso tante battaglie con una spiccata sensibilità soprattutto per i più deboli. Lascia un grande vuoto in tutti noi. L’essere sindaca è stata la sua vita”.

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Le parole di Confindustria e dell’Università

Messaggi di cordoglio arrivano anche dalla Liuc, l’università Cattaneo di Castellanza. A parlare è il presidente Riccardo Comerio che racconta della morte di Mirella Cerini: “Appassionata della vita e innamorata della sua città, è stata una sindaca attenta, competente e disponibile, interpretando il suo ruolo con spirito di servizio e impegno per il bene comune. Il calore della sua risata cristallina rimarrà in chiunque crede che anche un ruolo istituzionale possa essere vissuto con senso di umanità ed empatia”.

Infine, parole di cordoglio anche dal presidente di Confindustria Varese Roberto Grassi ieri così la ricordava: “Un’amministratrice lungimirante, sempre pronta all’ascolto e dedita alla sua città. Garbata e gentile nei modi, allo stesso tempo determinata, nell’interpretare il proprio ruolo per il bene comune. Tutte doti che abbiamo potuto apprezzare in questo ultimo anno in cui abbiamo lavorato molto insieme su progetti di sviluppo”.

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