Per comprendere se la carne è in buono stato, non basta leggere la data di scadenza ma bisogna fare attenzione a dei particolari.
Per i prodotti naturali come la carne o il pesce non è sufficiente fare riferimento alla data di scadenza perché non essendo confezionati e comunque con conservanti, non hanno sempre una durata lineare come può essere per il resto. Semplici alterazioni, variazioni di temperatura o piccoli dettagli possono apportare modifiche importanti.
Il problema non è solo fare attenzione perché può essere del tutto alterata ma potrebbe anche portare virus e batteri di cui non ci si rende conto a occhio, per questo motivo gli esperti e i medici lanciano l’allarme.
Carne: come riconoscere quella da non usare
La data di scadenza ovviamente è fondamentale ma non sufficiente quando si parla di carne. Fare attenzione allo stato di conservazione, anche quando ci si trova a casa e si tira fuori dal frigo, è sempre importante. Mangiare carne scaduta ma anche alterata ha delle ripercussioni sull’organismo, è pericoloso. Potrebbe infatti determinare la comparsa di una gastroenterite ma anche di sintomi ben peggiori che in poche ore degenerano e persistono per giorni, richiedendo quindi un approccio medico mirato e importante.
Vuol dire poi fare terapie come antibiotici e simili per poter tornare in perfetta forma, qualcosa che si può facilmente evitare semplicemente facendo attenzione e quindi mangiano carne di qualità ma anche valutandone lo stato generale. In Italia si registrano ogni anno migliaia di casi, l’intossicazione alimentare domestica è sempre più diffusa. Questo non solo per il tipo di prodotto che viene acquistato ma anche per le cattive abitudini di conservazione che possono essere ben più pericolose.
Lo stafilococco aureo non viene debellato nemmeno con la cottura, questo spiega perché poi è così facile diffondere determinate condizioni. La prima cosa da fare è conservare la carne sempre in frigo, tra 0 gradi e un massimo di 2, non oltre. Se non viene consumata subito va congelata, non tenuta giorni in frigo e poi congelata. Non va lavata, che si tratti di pollo o carne rossa, va sempre cotta con molta attenzione a temperature elevate, la carne cruda come il pesce è pericolosa. La carne, seppur fresca, è altamente deperibile. Questo vuol dire che la durata in buona qualità è di pochi giorni, dopo 3 giorni in media si notano i primi segni di alterazione, si può arrivare a 5 per tagli molto grassi.
Se la carne non è più in buono stato la prima cosa da notare è l’odore pungente, può diventare con riflessi verdastri, in quel caso vuol dire che sono presenti batteri. Ovviamente anche la carne annerita non è più da utilizzare.