Il Tar del Lazio respinge il ricorso presentato dal Codacons contro la partecipazione dell’influencer Chiara Ferragni al programma tv “Che tempo che fa”. Ma ammonisce il conduttore Fabio Fazio e l’Agcom
Il Tar non interviene sulla trasmissione televisiva condotta da Fabio Fazio, “Che tempo che fa” su Nove Tv nella puntata di domenica prossima, 3 marzo 2024, contro la partecipazione di Chiara Ferragni.
A renderlo noto è lo stesso Codacons che aveva presentato ricorso d’urgenza al Tribunale amministrativo chiedendo di garantire ai telespettatori correttezza dell’informazione nel corso della trasmissione ed evitare che l’intervento dell’influencer si trasformasse, come precedentemente avvenuto con l’intervista rilasciata al Corriere della Sera, in una difesa a senso unico sullo scandalo del Balocco Gate, nella quale, ricordiamo, l’imprenditrice digitale è sotto indagine per il reato di truffa aggravata a danno dei consumatori.
Il decreto monocratico emesso oggi dal Tar
Con un decreto monocratico a firma del presidente della IV sezione del Tar del Lazio, Roberto Politi, si ritene che il tribunale amministrativo regionale non può intervenire in assenza di una violazione già verificatasi, considerato che, come riporta lo stesso decreto emesso oggi:
“Il pregiudizio rivesta carattere meramente ipotetico, in quanto sostanziato da condotte aventi futura collocazione temporale e non preventivabile contenuto. Escluso che possa procedersi, nella presente sede cautelare, alla somministrazione (quantunque veicolata da un intervento dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) di regole di condotta, quanto allo svolgimento di una trasmissione televisiva, chiaramente esulanti dai poteri dispositivi dell’adito giudice amministrativo”.
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L’ammonimento a Fazio e all’Agcom
Anche se il Tar si fa “da parte” rivolge, tuttavia, un doppio ammonimento che riguarda sia l’Agcom che il conduttore del programma Tv, Fabio Fazio, evidenziando nel suddetto decreto che “comportamenti eventualmente posti in essere in violazione delle vigenti regole ordinamentali presidianti il carattere di correttezza, completezza ed imparzialità dell’informazione televisiva, ben si prestano ad essere, dalla competente Autorità, vagliate al fine dell’adozione dei previsti provvedimenti di carattere repressivo e/o sanzionatorio”.
Infine, il Codacons commenta: “Siamo certi che in assenza di contraddittorio Chiara Ferragni potrà dire ciò che vorrà a “Che tempo che fa”, e magari continuare a derubricare le gravi scorrettezze messe in atto dalle sue società sui casi del pandoro Balocco, delle uova di Pasqua e della bambola Trudi come “fake news” o semplici errori di comunicazione”.
“Ingannando così i telespettatori che da casa assisteranno alla trasmissione, e con la complicità di Fabio Fazio, notoriamente incline ad assecondare i propri ospiti evitando qualsiasi domanda scomoda. Vedremo cosa accadrà domenica 3 marzo e, in caso di scorrettezze, se l’Agcom non adotterà provvedimenti, il Tar potrà intervenire per decidere eventuali sanzioni”.