Arriva un bell’incremento di 640 euro in busta paga a partire dal 2026. Non per tutti però. Scopriamo chi saranno i fortunati.
Se ne parla da anni, soprattutto da quando l’inflazione ha cominciato a salire: gli stipendi italiani sono troppo bassi rispetto al costo della vita. Rispetto agli anni ’90 potremmo dire che siamo tutti più poveri in quanto il nostro potere d’acquisto si è ridotto in misura progressiva.

I nuovi poveri non sono persone disoccupate ma persone che, pur lavorando regolarmente, non riescono più ad arrivare alla fine del mese pagando tutto quello che c’è da pagare. Infatti, mentre assistiamo impotenti all’aumento dei prezzi al supermercato, all’aumento delle bollette e pure delle rate del mutuo, i nostri stipendi non crescono in misura sufficiente.
Il Governo di Giorgia Meloni ha deciso di intervenire e mettere mano alla situazione in modo strutturale. Va bene mettere in campo bonus ma, da soli, non possono risolvere una crisi così complessa come quella che stiamo vivendo da tempo. Dunque l’Esecutivo ha deciso di intraprendere una riforma fiscale piuttosto ambiziosa. Il primo passo è stato mosso nel 2024: il secondo lo vedremo proprio nel 2026.
Riforma fiscale: ecco chi riceverà 640 euro in più dal prossimo anno
I bonus sono utili, talvolta indispensabili ma, da soli, non sono sufficienti a ridare potere d’acquisto alle famiglie: bisogna agire alla radice e cioè sulle tasse. Il primo passo è stato compiuto nel 2024 con l’abbassamento delle aliquote Irpef: il secondo passo lo vedremo nel 2026.

Il Governo Meloni, dopo anni di immobilismo, nel 2024 è intervenuto in materia fiscale e ha abbassato le aliquote Irpef portandole da 4 a 3 con l’accorpamento delle prime due fasce di reddito. Fino al 2023, infatti, i redditi annui lordi compresi tra 15.001 e 28.000 euro pagavano un’aliquota del 25%. Dal 2024 pagano la stessa aliquota dei redditi fino a 15.000 euro che corrisponde al 23%. Ma non è ancora abbastanza.
Il Governo ha deciso di spingersi ancora oltre e abbassare ulteriormente le tasse. Nel 2026, infatti, la seconda aliquota Irpef, cioè quella che riguarda i redditi annuii lordi compresi tra 28.001 e 50.000 euro, passerà dal 35 al 33%. Questo comporterà un bel risparmio per la fascia reddituale medio alta. Ad esempio, secondo i calcoli, chi ha un reddito annuo lordo di 51.000 euro, pagherà ben 440 euro in meso di Irpef in un anno: soldi che, quindi si ritroverà in busta paga. Il risparmio salirà addirittura a 540 euro per i redditi annui di 55.000 euro.
Naturalmente, essendo la nostra tassazione progressiva, va da sé che più alto è lo stipendio lordo e maggiore sarà anche il risparmio. Pertanto coloro che percepiscono uno stipendio annuo di 60.000 euro, con questo abbassamento della seconda aliquota Irpef, dal prossimo anno si troveranno 640 euro in più all’anno in busta paga. Ma le buone notizie non sono ancora finite. Nelle scorse ore si è parlato di estendere l’aliquota del 33% non solo ai redditi fino a 50.000 euro ma anche a quelli compresi tra 51.000 e 60.000 euro.





