Pandoro o panettone, la diatriba si accende sotto le feste: tra scuole di pensiero e altrettante possibilità, chi la spunta nel carrello. C’è la classifica 2023.
A Natale siamo tutti più buoni, aforisma che vale soprattutto per il gusto. A tavola vince chi mangia meglio e spende meno. Nel carrello la scelta è vasta, anche quest’anno i consumatori non rinunciano a cene e pranzi luculliani. Si risparmia su tutto, nell’anno della congiuntura economica, ma mai sulla compagnia e il buon cibo.
A Milano, poi, c’è una sfida nella sfida: pandoro o panettone? L’eterna diatriba che mette di fronte vissuti, esperienze, gusti e capacità. Al pari di un novello Amleto – essere o non essere? – la domanda delle domande prende vita e, tra una decorazione e l’altra, si cerca la risposta più adeguata. Esiste un vincitore? No, perchè il gusto è personale.
Pandoro o panettone: chi vince la sfida del gusto
La spesa, invece, è di tutti. Pandoristi o Panettonisti non fa differenza: per mangiare bene bisogna sempre spendere. Allora, se c’è un tratto distintivo per l’una o per l’altra scuola, è sicuramente quello che porta al borsellino. Meno si apre e più trionfa la contentezza, perché con quel che resta è possibile comprare altro. Magari sempre con gusto, ma il sapore del risparmio vince su qualsiasi composizione e sapidità.
La selezione di Altroconsumo
Altroconsumo ha stilato la classifica dei migliori panettoni e pandori del 2023, l’esito non è affatto scontato, ma stavolta il prezzo c’entra in parte. Non è detto che meno caro e poco gustoso vadano di pari passo, ma è importante approfondire una ricerca che si frappone tra anni di discussioni e le esigenze contemporanee di fare la differenza con mezzi non sempre a disposizione. Less is more anche a tavola, basta saper scegliere.
La classifica 2023
I parametri sono sempre quelli: consistenza, gusto e lavorazione. In testa alla classifica dei prodotti migliori rapporto qualità-prezzo troviamo il “Magnifico Pandoro” delle Tre Marie. Il prodotto si attesta sui 13 euro al chilo. Subito dopo, per rapporto qualitativo e gusto, troviamo il pandoro Conad. Lievito naturale e niente materie grasse. Segue Motta, gli fa eco Maina e poi troviamo Bauli.
Staccati ci sono Le Grazie dell’Esselunga che anticipano il Duca Moscati. Ultimo, ma non per importanza: il Favorina della Lidl. Questa la classifica generale, ma i piazzamenti servono esclusivamente per fornire un riferimento. Il resto lo fa il gusto: ognuno ha il proprio e deve assecondarlo. A vincere davvero dev’essere la piacevolezza di gustare una prelibatezza molto rara durante il resto dell’anno.
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Cosa consigliano i nutrizionisti
C’è, poi, chi ama i panettoni artigianali: su questo versante si è specializzato anche Cannavacciuolo che, recentemente, ha aperto uno store a Malpensa dove il prodotto è il vero e proprio jolly dell’offerta culinaria. Dal punto di vista nutrizionale, invece, il panettone e il pandoro sono una vera e propria fonte di calorie: i nutrizionisti consigliano uno strappo alla regola durante le feste.
Mangiare in maniera più sregolata rispetto al solito va bene, ma senza stravolgere i tempi del metabolismo. Tradotto: fare colazione con pandoro e panettone è fortemente sconsigliato, anche se poi occorre capire quanti davvero seguano questo consiglio. Se a Natale siamo tutti più buoni, forse, è anche perchè possiamo concederci qualche “coccola” in più. Il piatto piange, ma solo quando è sotto al tavolo.