Piersilvio Berlusconi in accordo con gli altri figli del Cavaliere vuole vendere le ville di famiglia: un patrimonio da 800 milioni.
Piersilvio Berlusconi serra le fila. 7 mesi fa il padre, compianto leader politico e uomo d’affari, lasciava la dimensione terrena. Di lui è rimasto il ricordo, qualche contraddizione e la filosofia di vita. Una persona altamente polarizzante e divisiva. Non è riuscito a mettere d’accordo tutti neppure nel giorno della sua dipartita: comunicazione, sport e politica. Tutto per lasciare un segno.
L’ha fatto, i modi talvolta sono stati discussi anche dalle autorità, ma l’impronta di Silvio Berlusconi è ancora ben visibile. Soprattutto dal punto di vista immobiliare. Il patrimonio del Cavaliere è piuttosto cospicuo. Questo era immaginabile già da prima della lettura del testamento, dopo – all’apertura degli atti – se n’è avuta piena contezza. Società, macchine, squadre di calcio e ville.
Il patrimonio del Cavaliere
Tutto equamente diviso tra adepti e semplici estimatori. Persone che hanno accompagnato il Cavaliere lungo il suo percorso. Berlusconi ha sempre avuto una buona memoria e, a modo proprio, la capacità di esercitare riconoscenza verso chi lo meritasse. Ora è un’altra storia: epoche diverse, ma soprattutto diverse necessità.
I figli – che hanno ereditato tutto in parti più o meno uguali – debbono far quadrare i conti tra società editoriali, sportive e azionariato politico. C’è di tutto e come tale va gestito. L’attenzione, attualmente, è sul patrimonio immobiliare. La famiglia, nello specifico, vuole monetizzare e ricavare qualcosa da quegli immobili lasciati insoliti.
Leggi anche: Vernice verde nel Naviglio a Milano, azione degli attivisti del clima: “Il Governo parla, la terra affonda” | VIDEO
I Berlusconi pronti a vendere tutto
Ville inutilizzate che servirebbero soltanto come attestato di leadership. Piersilvio Berlusconi, invece, punta ad accumulare utili. Da spartire con gli altri figli. Tutti d’accordo, ora non rimane che stabilire da dove partire. Secondo IlSole24Ore, le ville saranno divise in ordine di priorità: quelle che non si toccano sono Villa San Martino ad Arcore e Villa Belvedere a Macherio. Anche se quest’ultima, dove ha soggiornato per tanto tempo l’ex moglie Veronica Lario, resta in forse per una questione societaria.
Le ville, infatti, fanno parte della società Dolcedrago con relative estensioni nell’Immobiliare Idra. Le operazioni di liquidità, pertanto, risulterebbero molto complesse. Non impossibili. Significa che, comunque, ci vorrà tempo per mettere sul mercato una serie così ingente di immobili: si parla anche di Villa Certosa – nota anche per diversi episodi di cronaca giudiziaria del recente passato – a Porto Rotondo e Villa Grande a Roma.
Senza contare la vendita di Villa Gernetto a Lesmo e i terreni a Costa Turchese (Olbia). Ultime, ma non per importanza, le ville ad Antigua e Cannes. Più alcune piccole proprietà in tutta Milano. La “mappa del Cavaliere” sta per essere smantellata, al pari di una piccola isola il cui tesoro è il ricavato: un patrimonio stimato di circa 800 milioni di euro.
