Il caldo anomalo continua su tutta la penisola e fa slittare la data di accensione dei termosifoni: ecco cosa ha deciso il Comune di Milano.
Siamo quasi a metà ottobre ma il caldo continua a persistere in tutta la penisola italiana, rendendo questo inizio di autunno una lunga coda dell’estate appena trascorsa. Tra chi vuole ancora andare al mare e chi si gode delle scampagnate nella natura, i Comuni pensano già all’inverno dei mesi a venire e ai riscaldamenti.
L’anno scorso pensare al riscaldamento è stata una vera e propria tortura: con la novità dei rincari e il pericolo di uno stop al gas tutti i Comuni si sono impegnati a risparmiare il più possibile per garantire una fornitura costante a tutti i cittadini.
Fortunatamente abbiamo scampato il pericolo di rimanere a corto di gas, tuttavia il problema dei rincari continua ad affliggere le famiglie. In queste condizioni, il caldo anomalo viene quasi in aiuto dei cittadini, dato che le alte temperature non richiedono di certo l’uso dei riscaldamento nelle case.
Per questo a Milano hanno già deciso di far slittare la data dell’accensione dei termosifoni a qualche giorno più avanti rispetto al normale. Non cambia soltanto la data per l’utilizzo del riscaldamento pubblico e domestico, ma anche della temperatura massima da raggiungere.
Caldo anomalo e riscaldamenti a Milano: ecco le linee guida del Comune
Con le temperature miti di queste ultime settimane, accendere i termosifoni risulta più che superfluo. Per questo nel capoluogo lombardo è stato deciso che i riscaldamenti saranno accesi non prima del 22 ottobre e spenti non oltre l’8 aprile 2024.
Le date risultano entrambe slittate: quella di ottobre è stata posticipata, mentre quella di aprile anticipata di circa 7 giorni rispetto al solito. Ovviamente sarà il clima a decidere la situazione futura. Tuttavia al momento si pensa che, almeno fino a fine ottobre, non sarà davvero necessario ricorrere al riscaldamento tramite gas naturale. L’invito del Comune è quello di “aspettare il più possibile per accendere il riscaldamento domestico”, come dichiarato dall’assessore all’ambiente Elena Grandi.
Per quanto riguarda le linee guida di utilizzo di quest’inverno 23-24, il limite di gradi è stato fissato a 19, con i soliti due gradi di tolleranza che li portano dunque a 21 gradi. Per quanto riguarda invece il tempo di utilizzo, i riscaldamenti possono stare accesi per massimo 13 ore al giorno, tra le 5 del mattino e le 23 di sera.
Soltanto gli ospedali, le cliniche, case di riposo, scuole materne e asili nidi possono non rispettare le regole imposte. Tuttavia la situazione sarà determinata, come già detto, soltanto dal clima, che al momento mantiene le temperature a circa 10 gradi in più rispetto alla media di stagione. Sicuramente le tasche degli italiani ringrazieranno.