Sfera Ebbasta e Lazza rappresentano Milano e le nuove tendenze. La Trap è un genere particolare, ma simboleggia il trionfo del Rap.
In principio era l’Mp3, poi è arrivato Spotify. La musica cambia device, ma resta sempre fedele alle suggestioni di massa. Quel che conta è raccontare qualcosa. Da diversi anni a questa parte, la storia la fanno i rapper. Il sottoinsieme della cultura HipHop fa la differenza a Milano e non solo.
Non siamo a New York, ma la metrica di quello che ormai è un linguaggio universale da mezzo secolo cattura chiunque abbia sentimenti e voglia di mettersi in gioco. Sfera Ebbasta e Lazza non sono da meno: due colleghi, opposti per linguaggi e scelte, che potrebbero essere complementari.
Sfera Ebbasta e Lazza i più ascoltati dell’anno: Milano “capitale” dell’HipHop
Questo vuol dire avere a che fare con punti di contatto simili per quanto cerchino di distanziarsi. Le note sono di chi sa ascoltarle. Questo vale per i fan, ma anche e soprattutto per gli autori e i cantautori. I supporter di Lazza e Sfera Ebbasta, evidentemente, ascoltano e molto. Quelle note, allora, fanno la differenza.
Fino a diventare le più orecchiabili dell’anno. Per la terza volta di fila: Lazza deve anche dire grazie all’effetto Sanremo che gli ha dato ancor più maturità artistica. Non è più soltanto un fenomeno di nicchia, ma un artista completo che può – volendo – attraversare generazioni. La stessa cosa può dire Sfera Ebbasta, anche se far capire i suoi testi a persone più anziane diventa difficile.
Una difficoltà che fa i conti con il vissuto analogico nei tempi del digitale. Coniugare tutto questo – in termini di feedback – è la vera sfida e Milano, a giudicare dalle classifiche, la sta vincendo con merito. “Aiutami a sparire come cenere”, ma talvolta dalle ceneri si può anche risorgere. Chiedere a loro due: Sfera Ebbasta e Lazza, i poli opposti del Rap italiano che finisco per attrarsi e attrarre un Paese intero.