Quattro mostre gratuite a Milano, i pezzi arrivano da tutto il mondo

Milano, organizzate quattro mostre gratuite in diversi poli museali della città: le opere arrivano da diverse zone del mondo. I dettagli.

Milano si riconferma essere una città all’avanguardia per quella che riguarda i musei e tutte le istituzioni culturali presenti sul territorio. Sono presenti una vasta gamma di complessi museali che abbracciano diverse epoche storiche e che hanno un occhio particolare su le opere artistiche di stampo moderno e contemporaneo.

Mostre gratuite a Milano
Donn in un museo (milano.cityrumors.it)

Il mese di ottobre vede l’inaugurazione di quattro mostre gratuite le cui opere provengono da diverse parti del mondo. Di seguito saranno fornite tutte le informazioni di carattere generale sui musei, sull’esposizione e sulla particolarità dei pezzi esposti.

Milano, mostre gratuite in città: i dettagli e le informazioni utili

Al Pirelli HangarBicocca sono esposte le opere di Thao Nguyen Phan con Reincarnation of Shadows. Artista vietnamita che sviluppa opere d’arte dove si combinano insieme diversi linguaggi, da quello pittorico a quello visivo e concettuale. Attraverso i suoi lavori e solitari ripercorrere gli eventi più disastrosi che hanno caratterizzato il Vietnam.

Mostre gratuite a Milano
James Lee Byars (Foto da IG @pirelli_hangarbicocca – milano.cityrumors.it)

In Reincarnation of Shadows (in mostra fino al 14 gennaio 2024) sono presentate diverse installazioni dove il visitatore si trova completamente immerso nel lavoro svolto dall’artista. Il focus vede il delicato rapporto che si viene a creare tra l’uomo e la natura; quelle che sono state le trasformazioni più significative – dal punto di vista sociale – del Vietnam e il momento in cui è stato colonizzato.

Sempre al Pirelli HangarBicocca è in mostra la prima retrospettiva di James Lee Byars: sono state allestite alcune delle sue opere monumentali grazie al curatore Vicente Todolì. Si tratta di uno degli artisti più visionari di tutto il novecento. ha creato una serie di opere molto particolari e con una matrice provocatoria. riportano alcuni degli episodi salienti del secondo conflitto bellico e dell’immediato dopo guerra.

Un artista considerato pressoché nomade, ha vissuto in innumerevoli parti del mondo e in tutti è riuscito a creare e ad intrecciare una serie di relazioni e di importanti collaborazioni. Non da meno l’Italia, dove nel 1975 ha realizzato la performance The Holy Ghost. È in mostra fino al 18 febbraio 2024.

Al PAC, Padiglione di Arte Contemporanea è in mostra fino al 5 novembre 2023 Ri-Scatti. Chiamami col mio nome. Gli scatti esposti in mostra vedono 16 diversi protagonisti transgender e non binary. L’esposizione si concentra principalmente sull’identità delle persone trans e in modo particolare sul lungo e difficile percorso da intraprendere. Sono evidenti tutte le fasi che portano dal non riconoscersi al farsi accettare dal proprio contesto familiare.

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