La conduttrice è in onda su Rai 3 con Avanti Popolo, il talk sta facendo discutere molto nonostante gli ascolti non siano entusiasmanti.
La sua nuova creatura Avanti popolo si sta rivelando tantissimo fumo e molto poco arrosto. La conduttrice Nunzia De Girolamo incassa le critiche e pensa a un passo indietro, nonostante la Rai voglia tenerla comunque al timone del programma. Lo share è lontanissimo dai livelli che ci si aspettavano, da viale Mazzini però credono nel potenziale della trasmissione.
L’anticamera del talk show che sta andando in onda su Rai 3 era stato Ciao Maschio, che ha presentato per tre stagioni a partire dal 2021. In estate invece c’è stato l’intermezzo con Estate in diretta, dove ha affiancato Gianluca Semprini alla conduzione della versione estiva del programma di attualità La vita in diretta.
Nunzia De Girolamo, dalla politica alla televisione: non tutti sanno in cosa è laureata
Sono solo le ultime tappe di una carriera nel mondo dello spettacolo che Nunzia De Girolamo ha intrapreso da pochissimo. Fino a poco tempo fa era infatti parlamentare di area di centro-destra, poi l’addio che è avvenuto all’incirca nel 2017. Solo un anno dopo tiene una rubrica sul quotidiano Il Tempo, intitolata Nunzia Vobis, e una su Libero dal titolo Piazza del Popolo. Risale invece al 2020 l’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista.
Più o meno nel 2021 inizia a comparire sul piccolo schermo come inviata e opinionista di Non è l’Arena, intanto aveva già partecipato nel 2019 al talent show di Milly Carlucci Ballando con le stelle assieme a Raimondo Todaro. Di recente il pubblico l’ha vista invece apparire come ospite in Stasera Italia, Controcorrente e Piazzapulita – oltre ai programmi che conduce e ai quali presta il volto come Ciao Maschio, Estate in diretta e, appunto, Avanti popolo.
E pensare che il suo percorso di studi la stava spingendo verso altri lidi. Ha frequentato prima il liceo classico Pietro Giannone di Benevento, successivamente si è iscritta alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università La Sapienza di Roma. Dopo aver conseguito la laurea aveva anche intrapreso l’attività forense e si era interessata in particolare di diritto del lavoro, diritto civile, diritto commerciale e bancario.
