Mahmood spopola al Fabrique di Milano. Il cantautore si muove come un veterano e anticipa nuove tendenze dall’America.
Mahmood torna al Fabrique. Il celebre cantautore mette in campo tutte le proprie influenze degli ultimi anni. Quello che l’ha reso una vera e propria icona Pop osando anche qualcosa in più. Ormai è un vero e proprio performer e tutta la sua carica la mette quando entra in scena.
Il palco a Milano sembra una passerella, chi non passa mai di moda è lui con queste forme suadenti e un’abilità mai scalfita. In poche ore di concerto passano in rassegna tutti i suoi più grandi successi che entrano ancora nelle orecchie come un tarlo nella speranza di ripetere i fasti dell’ultimo Sanremo: da Soldi a Tuta Gold è cambiata la sostanza, ma non il risultato.
Mahmood sorprende i fan al Fabrique
Mahmood scala le classifiche e i produttori se lo litigano. I progetti si moltiplicano anche dal punto di vista pubblicitario. Dal punto di vista del palco, ormai, l’artista sa spaziare in diverse dimensioni. Tutte con lo stesso impeccabile risultato: da crowner a cantautore, fino al musical. Da un universo più chiuso e intimo fino a quello più espansivo che strizza l’occhio alle esibizioni più sfrenate.
È giusto fare i conti con il nuovo che avanza e Mahmood ci riesce senza essere mai banale. Dall’America importa la persistenza di questi cori di accompagnamento che strizzano l’occhio quasi al Gospel. L’aveva già fatto Mengoni, ma nel caso di Mahmood c’è un tocco più orientale che riempie di fascino ed emozioni ogni porzione di spettacolo.
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Un’ascesa costante
Mahmood conserva i 5 cellulari nella tuta gold, anche perchè stavolta lo chiamano tutti e lui risponde presente. Il successo è come un complice: una volta entrato in sintonia, non molla più nemmeno per un istante. Mahmood comincia a capirlo, fino a prenderci gusto. Non è una dipendenza, ma una meravigliosa abitudine a cui spera di non dover rinunciare.