Girando per Milano puoi trovare questa parte del corpo nella pietra: attenzione, il suo “potere” è formidabile

Per le strade di Milano potrebbe capitarvi di incontrare una statua un po’ insolita di una parte del corpo: le leggende sul suo conto sono tante e diverse.

Milano, una città che è riuscita ad integrare il nuovo con il vecchio, la tecnologia con la storia. Camminando per le vie della città non mancano i palazzi storici, i monumenti, i luoghi d’interesse tra vita mondana, modernità e storia dell’arte.

L'orecchio a palazzo Sola Busca, a Milano
Per le strade di Milano si nasconde una scultura insolita (foto Instagram @jasonsayer) – Milano.cityrumors.it

In particolare c’è un palazzo tra le cui pietre è incastonata una piccola scultura parecchio insolita ma che non può non destare la curiosità di chi si ritrova a passarci accanto e a notarla. Questa scultura rappresenta una parte del corpo umano ed è posta in un luogo che sicuramente non ricorda la testa di una persona.

Avete mai visto questa piccola scultura a Milano? Nasconde un segreto assurdo

Si trova in via Serbelloni, al civico numero 10. Questa è la sede di Palazzo Sola Busca, un edificio signorile in stile Liberty che risale agli anni ’30 del 1900; in particolare sappiamo che il grande edificio, che conta otto piani e due ingressi, è stato progettato tra il 1924 e il 1927 da Aldo Andreani.

L'orecchio a palazzo Sola Busca, a Milano
L’orecchio di Adolfo Wildt a palazzo Sola Busca, a Milano (foto Instagram @milanoperme) – Milano.cityrumors.it

In uno dei suoi due ingressi è custodita, incastonata nella pietra, una scultura originale quanto bizzarra al giorno d’oggi, ma che nel 1930 rappresentava un passo avanti verso la casa tecnologica del futuro. Il nome del palazzo è collegato proprio a questa piccola scultura di una parte del corpo, ed è il nome utilizzato dai milanesi per riferirsi a via Serbelloni n.10: Ca’ de l’Oreggia.

Dal dialetto milanese, Casa dell’Orecchio, una casa che ha proprio un orecchio. All’entrata del palazzo, accanto al portone, si può notare questa piccola scultura in bronzo, che rappresenta nei minimi dettagli un orecchio umano – in scala di dimensioni notevoli – realizzata da Adolfo Wildt. Ma cosa ci fa un’orecchio accanto alla porta d’ingresso di un palazzo? La risposta è più semplice e intuitiva di quanto si possa pensare. Fermiamoci a riflettere: a cosa servono le orecchie? Qual è il loro scopo? Come il nostro organo serve a ricevere gli impulsi sonori, così l’orecchio di Palazzo Sola Busca serve a propagare le voci dei visitatori ai padroni di casa.

Si tratta di un vero e proprio citofono dell’epoca, uno dei primissimi a comparire nella città di Milano e sicuramente uno dei più originali mai visti. Non per nulla Adolfo Wildt fu uno degli scultori simbolisti più conosciuti d’Italia e la sua opera venne utilizzata anche come copertina dell’album ‘Acustica’ di Eugenio Finardi (1993). Alla scultura è collegata una leggenda che solo i milanesi conoscono: si dice che se si sussurrano all’orecchio i propri desideri, sogni, questi potrebbero un giorno avverarsi.

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