Yasser Mohamed Faid, 18 anni, si tuffa nel canale Villoresi ma non sa nuotare: recuperato senza vita dai soccorritori.
Un tuffo nel canale Villoresi si è trasformato in tragedia. Yasser Mohamed Faid, 18 anni appena compiuti, è morto venerdì sera annegato nelle acque del canale che attraversa il territorio di Garbagnate Milanese.

Il giovane, nato a Milano da genitori egiziani, si trovava con tre amici, tutti minorenni, quando ha deciso di immergersi per un bagno rinfrescante. Ma quel gesto è stato l’ultimo.
Annega nel canale Villoresi
La tragedia si è consumata intorno alle 20 di venerdì, in un tratto del canale tra la ciclabile del Parco delle Groane e la provinciale 119, non lontano dalla stazione ferroviaria. Secondo quanto emerso, il ragazzo si sarebbe tuffato senza sapere nuotare, convinto che l’acqua fosse poco profonda e con poca corrente. In realtà appena si è tuffato è andato subito in difficoltà e gli amici, intuito il pericolo, hanno tentato di salvarlo per poi dare l’allarme al 112.
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Nel giro di pochi minuti sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i sanitari del 118 e anche l’elisoccorso, ma ogni tentativo di salvare Yasser si è rivelato vano. Il corpo del ragazzo è stato recuperato in acqua e subito sono iniziate le manovre di rianimazione. Purtroppo, per lui non c’è stato nulla da fare: è morto poco dopo l’arrivo all’ospedale di Garbagnate.
Soccorsi inutili
Le indagini sono state affidate ai carabinieri della compagnia di Rho. Al momento, tutto fa pensare a un tragico incidente, frutto di una bravata adolescenziale in un luogo pericoloso che per altro da tempo è anche vietato alla balneazione. Il canale Villoresi, infatti, presenta forti correnti e tratti profondi, risultando estremamente rischioso per chi non è un nuotatore esperto.
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La morte di Yasser arriva a meno di una settimana da un altro annegamento che aveva scosso l’hinterland milanese: domenica scorsa Ahmed Karem Sayed, 22 anni, era morto annegato nel canale dei “Tre Salti” a Turbigo. Anche lui si era immerso per un bagno ed era stato trascinato via dalla corrente. Due giovani vite spezzate in pochi giorni da dinamiche simili.
L’appello alla prudenza
La tragedia riaccende i riflettori sui pericoli dei corsi d’acqua e dei canali, spesso frequentati in estate da giovani in cerca di refrigerio. Le autorità ribadiscono che tali zone non sono adatte alla balneazione e invitano genitori e ragazzi alla massima cautela. In particolare, è importante non sottovalutare i rischi di annegamento, spesso improvvisi e silenziosi, soprattutto in tratti con forti correnti o profondità impreviste.