Insegnante per molti anni in Cattolica, Fausto Colombo era un sociologo di grande autorevolezza che ha contribuito a studiare e divulgare la difficilissima evoluzione dei media e della loro trasformazione dall’analogico, al digitale, ai social
Si è spento questa mattina a Monza Fausto Colombo, sociologo di fama internazionale e prorettore dell’Università Cattolica di Milano. Aveva 69 anni e per tutta la vita ha dedicato i suoi studi all’evoluzione dei media e della cultura popolare.
Un intellettuale molto quotato e popolare anche per via delle sue frequenti apparizioni televisive con le quali comunicava il modo in cui i media si sono evoluti: cercando di spiegare e in qualche modo di anticipare i tempi di un cambiamento non sempre positivo.
Fausto Colombo, il docente
Uomo di grande spessore culturale ma sempre molto comprensibile anche nel suo modo di esprimere concetti estremamente complessi, Fausto Colombo è stato un pioniere nello studio delle trasformazioni sociali legate ai media. Una vera e propria figura di riferimento per intere generazioni di studenti.
LEGGI ANCHE – Rosita Missoni: i funerali a Milano nella Basilica di Sant’Ambrogio
Nel corso della sua lunga carriera di docente Colombo ha ricoperto ruoli chiave all’Università Cattolica del Sacro Cuore, dove ha costruito gran parte della sua vita accademica chiudendo con la carica di prorettore e dando un contributo fondamentale anche alla percezione della Cattolica come di un luogo di eccellenza, un vero punto di riferimento nello studio del linguaggio e della comunicazione.
Lo studioso
Colombo ha dedicato la sua vita di studio e docenza all’analisi del legame tra media e società, esplorando tematiche come la digitalizzazione, i social media e la cultura popolare. La sua ultima lezione, tenuta nel novembre scorso è stata una autentica testimonianza del suo impegno costante nella diffusione di ciò che aveva studiato e approfondito per tutta la vita fino fino agli ultimi giorni.
La vita in università
La formazione di Fausto Colombo inizia all’Università Cattolica del Sacro Cuore, dove è allievo di Gianfranco Bettetini. Colombo poi insegna Teoria e tecnica dei media presso le facoltà di Lettere e Filosofia e di Scienze politiche e sociali. Tra i suoi incarichi più significativi, spiccano la direzione del Dipartimento di Scienze delle Comunicazioni e dello Spettacolo e la guida del master in Comunicazione, marketing digitale e pubblicità interattiva.
LEGGI ANCHE – Oliviero Toscani e Milano. Il cordoglio della città dopo la scomparsa del fotografo
Negli ultimi anni, Colombo ha assunto il ruolo di delegato del rettore Franco Anelli e successivamente di prorettore, contribuendo alla promozione dell’immagine dell’Ateneo. La sua influenza è stata determinante nel posizionare l’Università Cattolica come punto di riferimento nello studio dei media a livello internazionale.
Fausto Colombo, l’intellettuale internazionale
L’impatto di Fausto Colombo non si è infatti limitato all’Italia. Ha collaborato con prestigiose istituzioni accademiche europee, tra cui la Sorbona di Parigi, l’Università Lumière di Lione e l’Università della Svizzera Italiana. A Parigi, è stato membro del Consiglio scientifico del CELSA, la scuola di alti studi in scienze della comunicazione.
LEGGI ANCHE – Milano, ritrovati 87 iPhone rubati grazie alla geolocalizzazione
Colombo è stato anche membro dell’Academia Europaea e ha partecipato attivamente a progetti di ricerca internazionali. Per oltre 18 anni, ha diretto il Centro di ricerca OssCom dell’Università Cattolica, contribuendo a studi innovativi sui media e la comunicazione.
Le pubblicazioni e il contributo alla cultura popolare
La produzione accademica di Fausto Colombo è vasta e diversificata. Tra le sue opere principali si annoverano Gli archivi imperfetti (1986), Il potere socievole (2013) e la sua ultima pubblicazione, Ecologia dei media (2020). In questi testi, Colombo ha esplorato fenomeni come il trolling, la tutela della privacy, il controllo dei dati personali, offrendo un’analisi critica della rete e delle sue implicazioni sociali. Ma soprattutto analizzando i gravissimi rischi che un uso sbagliato della rete poteva comportare per qualsiasi uomo comune…
Cultura Pop
Un altro tema centrale nei suoi studi è stato il rapporto di connessione tra la cultura alta e popolare. Uno dei sui obiettivi non era quello di abbassare il livello della cultura, ma di rendere la cultura più pop, alla portata di tutti. In La cultura sottile (1998) e Il Paese leggero (2012) Colombo aveva spiegato come i media stessero contribuendo a definire l’identità collettiva. La sua ultima lezione, Lezione sulla cultura popolare, sarà pubblicata prossimamente, insieme al saggio Una storia in comune. Perché la cultura pop racconta chi siamo, scritto con Lorenzo Luporini.
L’ultima lezione di Fausto Colombo
Nel suo ultimo dialogo con gli studenti, quando ormai consapevole che la malattia gli avrebbe lasciato poco tempo per la docenza, Colombo ha lasciato una vera e propria testimonianza di sintesi della sua straordinaria esperienza. Spiegando una volta di più che i media non sono solo strumenti di comunicazione, ma specchi attraverso cui comprendere una società in costante e continua evoluzione. Non sempre verso il progresso o il meglio….
I funerali si terranno a Milano, giovedì 16 gennaio alle ore 11, nella Basilica milanese di Sant’Ambrogio.