Scatta la stagione termica in Lombardia: regole e orari per l’accensione dei riscaldamenti a Milano

Oggi, secondo il calendario nazionale, per il capoluogo lombardo e tutto il suo hinterland è il giorno scelto per accendere gli impianti all’interno delle abitazioni 

Come previsto dall’ordinanza emanata nei giorni scorsi dal Comune, da oggi 15 ottobre e, salvo alcune eccezioni, fino al 15 aprile 2026, sarà possibile avviare gli impianti di riscaldamento domestico in tutto il territorio comunale, nel rispetto delle indicazioni fornite su temperatura massima e orari di funzionamento giornaliero. Il capoluogo lombardo è inserito nella zona climatica E, la penultima più fredda d’Italia.

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Da alcuni anni il calendario dell’accensione degli impianti di riscaldamento nelle aziende e nelle abitazioni in Italia è regolato da un preciso regolamento che ha diviso la Penisola in sei zone differenti a seconda della reale necessità. Sei fasce che tengono conto ovviamente delle differenze climatiche che esistono tra le regioni del nord Italia e quelle del sud, tra le zone di montagna e quelle di mare, che oltre a differenziare i mesi per la possibile accensione, regola anche la durata giornaliera.

Oggi scatta l’accensione a Milano

Anche se il meteo, su tutta la Penisola, sta regalando delle ottobrate all’insegna del bel tempo e di temperature stabili e al di sopra della norma, in Lombardia e soprattutto a Milano e in tutto il suo hinterland da oggi, 15 ottobre, c’è la possibilità di accendere gli impianti di riscaldamento all’interno di abitazioni, uffici e aziende.

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E’ stata una ordinanza emessa dallo stesso sindaco di Milano Beppe Sala a regolare le date della stagione termica, la durata giornaliera e la temperatura massima degli impianti nel segno del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale, un tema sempre più caro a tutte le giunte comunali dell’intero territorio nazionale. Nonostante le giornate ancora miti per il periodo, dalla settimana prossima è previsto un graduale, ma deciso abbassamento delle temperatura, che tornerà così a essere nella norma stagionale, ecco perchè Palazzo Marino ha deciso di dare la possibilità da oggi di poter accendere gli impianti nelle case.

Regole precise per i condomini

L’ordinanza comunale stabilisce che la temperatura massima consentita negli edifici residenziali sarà di 19 gradi, con una tolleranza di due gradi. Si tratta di un grado in meno rispetto ai 20 gradi previsti dalla normativa nazionale proprio per rispettare la sostenibilità ambientale, con un deciso risparmio energetico. Anche il tempo massimo di funzionamento giornaliero viene ridotto a 13 ore giornaliere, invece delle 14 possibili a livello nazionale, nella fascia oraria compresa tra le 5:00 e le 23:00. Dall’ordinanza, che fissa alcuni paletti, sono ovviamente esentati gli ospedali e le scuole di ogni ordine e grado che possono tenere gli impianti a temperature comunque diverse.

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E’ stato accertato nel corso degli ultimi anni che anche un solo grado in meno della temperatura massima di lavoro degli impianti e una sola ora in meno nel totale di accensione possibile, fanno ridurre sensibilmente i consumi di gas e delle emissioni inquinanti. Per chi non rispetta le norme, le multe possono andare da 500 a 3mila euro, a cui potrebbero aggiungersi le sanzioni previste dal condominio o dal comune di residenza.

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