Ruby Ter, è morta Imane Fadil: era una delle testimoni del processo

E’ morta lo scorso primo marzo, ma la notizia è balzata agli onori delle cronache soltanto oggi. Imane Fadil, una delle testimoni chiave nel processo Ruby Ter, è spirata all’Humanitas di Rozzano dopo essere stata ricoverata nello scorso gennaio. La Procura del capoluogo lombardo ha aperto un fascicolo per omicidio volontario. La ragazza, secondo quanto trapelato, aveva raccontato al proprio avvocato di temere un possibole avvelenamento, ipotesi sulla quale stanno lavorando gli inquirenti.

Dalla cartella clinica, acquisita agli atti, risulterebbero infatti alcune anomalie che farebbero propendere proprio per l’ipotesi di una morte da veleno. L’autopsia disposta dagli organi competenti dovrà chiarire questo aspetto.

Proprio a gennaio, poco prima del ricovero, Imane Fadil era stata esclusa dal Tribunale di Milano dalle parti civili del processo, ma aveva deciso di scrivere un libro per raccontare quanto accaduto nelle ormai note “cene eleganti” di Arcore che avrebbero visto protagonista Silvio Berlusconi e sulle quali sono incentrati i vari filoni del processo. Le bozze del libro sono state acquisite agli atti e la Procura ha interrogato il fratello della vittima.

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