Ragazza si inventa una violenza sessuale. Il padre organizza spedizione punitiva

E’ successo a Bergamo, ha fatto credere di essere stata violentata sessualmente da un suo amico. Il padre della finta vittima insieme al fidanzatino di lei e ad altri due amici pestano di botte il falso stupratore

Inizialmente il 23enne, accusato di aver stuprato un’amica, all’epoca dei fatti ancora minorenne, ha dovuto difendersi dalla pesante accusa. Assistito dall’avvocato Marongiu il ragazzo alla fine è stato assolto e la sua posizione archiviata definitivamente. La ragazza, ora 21enne, si era inventata la violenza sessuale.

violenza sessuale
Ragazza si inventa una violenza sessuale. Il padre organizza spedizione punitiva ai danni del presunto aggressore della figlia. Finisce in carcere insieme ad altre 3 persone, tutte minorenni. (ANSA-MilanoCityRumors.it)

La brutta vicenda potrebbe essere finita qui se non fosse che questo primo episodio si intreccia con una seconda vicenda di un processo che ha visto, questa volta, sul banco degli accusati un 52enne, papà della ragazzina, finta vittima della violenza sessuale. M.P., queste le iniziali dell’uomo, ora dovrà rispondere di lesioni, rapina in concorso ai danni del ragazzo additato dalla figlia come il suo stupratore.

Il raid punitivo

Una brutta storia di violenza in cui la vittima non è, in questo caso la ragazzina che denuncia di essere stata stuprata, bensì il falso aggressore, pestato a sangue dal papà di questa. L’uomo, M.P. originario di Milano, dovrà rispondere delle accuse di lesioni e rapina in concorso per aver organizzato, insieme ad altre 3 persone, tutte minorenni all’epoca, il raid punitivo verso il giovane 23enne, responsabile (secondo quanto raccontava la ragazzina) dello stupro.

Milano Carabinieri
Ragazza si inventa una violenza sessuale. Il padre organizza spedizione punitiva ai danni del presunto aggressore della figlia. Finisce in carcere insieme ad altre 3 persone, tutte minorenni. (ANSA-MilanoCityRumors.it)

Un pestaggio a tutti gli effetti con tanto di colpi di spranga, pugni e calci. L’imputato, assistito dal legale, l’avvocato Stocchiero, il quale ha chiesto l’assoluzione, era presente in aula quando invece il giudice del Tribunale collegiale ha emesso la sua condanna. 5 anni e 6 mesidi detenzione in carcere per il 52enne, padre della finta vittima di violenza sessuale.

Mentre, gli altri due imputati, amici della ragazzina, se la sono cavata meglio con la messa alla prova. Infine, la presunta vittima di stupro e il fidanzatino di questa, imputato anch’esso, sono a processo al tribunale dei minori di Brescia. I due dovranno rispondere anche di danneggiamento.

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I fatti del 2020

Sono trascorsi quattro anni da quando quel settembre del 2020, a Sorisole, paese in provincia di Bergamo, una pattuglia dei carabinieri venne allertata per una presunta aggressione ai danni di un giovane ragazzo. Prima di questo, però, una ragazzina (minorenne) e il suo amico 23enne, si erano sentiti telefonicamente. A cercare l’altro è la ragazza. I due si danno appuntamento per un incontro vis a vis.

Il giovane arriva con il suo camper, dove vive abitualmente, e fa salire la ragazza a bordo.  La minorenne confida al 23enne di avere una relazione aperta. Lui, allora, le chiede se le va un massaggio alla schiena. Lei accetta e si spoglia, lui inizia a toccarle la schiena. Iniziano i preliminari di un rapporto consenziente ma il ragazzo si ferma dopo poco. Non si arriva al rapporto sessuale vero e proprio.

La ragazzina, va a casa e racconta al padre di essere stata violentata dal 23enne. Così il padre, furibondo per quello che è accaduto alla figlia, organizza il raid punitivo insieme ad altre persone: il fidanzatino della figlia e altri due amici. Sono tutti minorenni. Scatta il pestaggio. La vittima denuncia l’aggressione ai carabinieri. Inizia il processo. Il 23enne viene assolto da ogni accusa di stupro, mentre i quattro (compresa la presunta vittima della violenza sessuale) finiscono dall’altra parte della barricata, accusati per lesioni e tentata rapina. Ieri la sentenza definitiva per tutti e quattro.

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