E’ stata respinta dai giudici della Corte d’Assise d’Appello di Milano la richiesta di riapertura dell’istruttoria dibattimentale, con due nuove perizie (una psichiatrica) a carico degli accusati richieste da parte dell’avvocato difensore Monica Alberti, nel processo con rito abbreviato nei confronti di Laura Taroni, infermiera dell’ospedale di Saronno accusata di aver somministrato al marito e alla madre una serie di farmaci che hanno portato entrambi alla morte.
Con la Taroni, che in primo grado è stata condannata a trent’anni di carcere e che tramite i legali si è sempre dichiarata innocente, sono imputati nel procedimento anche tre dirigenti dell’ospedale stesso, per omessa denuncia e favoreggiamento. Un altro medico è invece accusato di falso ideologico.
Una nuova udienza è stata fissata per il 26 giugno prossimo, quando a parlare saranno il sostituto procuratore generale Annamaria Ciaravolo e gli avvocati difensori. La sentenza è prevista per il 3 luglio.