Antonio Iannetti ha ucciso a coltellate lo zio Roberto Parisi a seguito di una lite per una donna contesa. Dopo l’omicidio di Cesano Boscone le parole della compagna della vittima: “Ho perso il mio grande amore”
Il 29enne Antonio ha accoltellato a morte lo zio 41enne Roberto nella notte tra lunedì e martedì scorsi nel comune di Cesano Boscone. I due erano in macchina insieme quando è nata una discussione a causa di una donna contesa. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la scintilla tra zio e nipote sarebbe scoppiata per la gelosia del più giovane nei confronti di una donna, appunto contesa tra i due uomini.
La violenza è esplosa poco dopo la mezzanotte in via don Luigi Sturzo, una strada isolata dietro le case popolari del quartiere Tessera. Il 41enne è stato centrato con 7 fendenti al collo, al torace e al braccio sinistro. Soccorso da un’ambulanza del 118 è morto un’ora dopo l’arrivo presso l’ospedale San Carlo di Milano. Il killer ha confessato l’omicidio ai carabinieri. Ora parla la compagna della vittima.
Le parole della donna contesa
Intervistata dal quotidiano Il Giorno, dopo il delitto di Cesano Boscone, comune in provincia di Milano, la compagna di Roberto Parisi, ucciso a coltellate dal nipote 29enne entrambi originari della provincia di Foggia ma residenti in Lombardia, tra le lacrime ha parlato della vittima:
“Era la persona più buona e gentile del mondo, amava la vita, aveva sempre il sorriso, una parola per tutti, era divertente, giocava e scherzava, prendeva con leggerezza, ma sempre con serietà, ogni cosa. Una persona meravigliosa, amava la figlia, adorava il mare, gli animali. Mi trattava come una principessa, riusciva a capirmi anche quando stavo in silenzio. Un uomo che non si trova facilmente, unico. Amava tanto sorridere”.
La donna di 37 anni, ancora sotto shock per l’assassinio del compagno, aveva avuto in precedenza una relazione con il killer reo confesso del compagno Roberto, Antonio Iannetti. Dopo la notizia della tragedia, oggi la 37enne esprime tutto il suo profondo dolore per aver perso “un grande amore. Quando abbiamo cominciato a frequentarci, a settembre, la storia con Antonio era già finita. Non si è mai messo in mezzo tra me e il nipote quando stavamo insieme: è iniziato tutto quando la relazione con il mio ex era già terminata. Con Roberto c’era un rapporto speciale. Anche se stavamo insieme da pochi mesi, a gennaio mi ha chiesto di sposarlo. Diceva che le cose belle vanno colte subito e vissute, che non bisogna aspettare ma vivere ogni giorno. Aveva sempre gli occhi dolci, profondi e le sue fossette che gli caratterizzavano il viso. Lo ricorderò sempre con questo volto: sorridente, felice”.
LEGGI ANCHE: >>> Leclerc, dal casco al cono: il pilota apre una gelateria a Milano con Federico Grom
LEGGI ANCHE: >>> Milano, illusione di primavera: nuova allerta meteo. Quando torna la pioggia
La relazione con l’assassino
Oltre all’immenso dolore per la perdita del compagno, la 37enne è sofferente anche perché conosceva bene chi ha ucciso il suo “grande amore”. Secondo quanto il reo confesso Iannetti ha raccontato ai carabinieri, il motivo dell’omicidio era proprio la relazione tra lo zio e l’ex fidanzata che lui non aveva mai accettato.
Così la donna racconta i momenti precedenti l’accoltellamento: “Fino alla sera del delitto ha continuato a dirmi: “Te lo faccio portare sulla coscienza, a tua figlia racconterai che la colpa è solo tua”. Erano otto mesi che ci tormentava, Roberto aveva anche pensato di denunciarlo, poi ha temuto per l’incolumità della mia bambina, voleva proteggerci. Diceva cose spaventose, avevamo paura di quello che poteva fare”.
La storia tormentata tra la 37enne e l’omicida 29enne era terminata da qualche mese ma per 8 mesi, dopo che la donna aveva intrapreso la nuova relazione con il 41enne Roberto, zio dell’ex, le minacce e l’ossessione di Antonio nei suoi confronti erano talmente evidenti da far pensare alla donna di chiudere la relazione con l’attuale compagno proprio per non far soffrire né Antonio né lo zio Roberto. “Non volevo che soffrisse perché Antonio non accettava la relazione. Gli sarei stata sempre vicina, ma gli dicevo che forse non era il nostro tempo: non ci lasciava in pace. Non avrai mai una vita con lui finché ci sarò io, continuava a ripetermi, fino all’ultimo. La sera che si sono incontrati a Cesano doveva essere un incontro per cercare di spiegare ancora una volta la situazione, chiedergli di lasciarci in pace. Ma Roberto non è più tornato. Antonio mi ha chiamato subito dopo averlo ucciso, mi ha detto che non voleva, eppure si era portato il coltello. Provo un dolore devastante. Per aver perso il mio compagno e l’amore che ci univa e per il senso di colpa che mi porto dentro per questa relazione. Avrei dovuto rinunciare al legame. Roberto sarebbe ancora vivo”.