Morte Marco Bertolini, 40enne ucciso da pirata della strada: trovato il conducente dell’auto

La fuga è terminata per il pirata della strada che martedì scorso ha ucciso travolgendo con la sua macchina Marco Bertolini nell’incidente avvenuto a Bellusco, in Brianza. Il guidatore scappato dopo il fatto è stato rintracciato dalla Polizia Locale

E’ durata meno di 24 ore la fuga del pirata della strada che due giorni fa ha investito con la sua auto il 40enne Marco Bertolini a Bellusco, in Brianza. Dall‘incidente stradale avvenuto nel pomeriggio di martedì il 40enne di Cologno Monzese non ha avuto scampo, lasciato morire dal guidatore che non ha prestato soccorso, sulla strada provinciale Monza-Trezzo.

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Marco Bertolini, 40enne ucciso da pirata della strada: trovato il conducente dell’auto – Milano.cityrumors.it

Il pirata della strada ora è stato rintracciato dagli agenti della polizia locale Brianza Est. L’uomo è stato denunciando a piede libero con l’accusa di omissione di soccorso e guida di veicolo sprovvisto di assicurazione.

La ricostruzione dell’incidente

La tragedia era avvenuta lungo la Sp Monza-Trezzo nel comune di Belusco, in Brianza, martedì scorso. Secondo una prima ricostruzione la vittima, Marco Bertolini, era sulla sua moto quando si sarebbe scontrato proprio con l’auto, fuggita dopo l’impatto. Il 40enne, dopo lo schianto sarebbe stato sbalzato dalla sella, finendo sotto un tir in transito in quel preciso istante.

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Marco Bertolini, 40enne ucciso da pirata della strada: trovato il conducente dell’auto – Milano.cityrumors.it

Gli agenti della Polizia Locale, guidati dal comandante Alessandro Benedetti, hanno avviato le indagini per risalire al responsabile dell’incidente che non si era fermato a prestare i soccorsi. Grazie alle informazioni raccolte sul posto della tragedia e alle immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona, le autorità sono riuscite a individuare il pirata della strada.

Trovato il pirata della strada

L’uomo fuggito via dopo l’incidente mortale è un 45enne, originario della Tunisia, regolare sul suolo italiano, residente a Cornate d’Adda. Come riporta MilanoToday, secondo quanto riferisce la Polizia Locale, l’uomo avrebbe confessato che era alla guida dell’auto coinvolta nello schianto. La macchina, senza assicurazione, era stata lasciata nel box e presentava le tracce del violento schianto avvenuto meno di 24 ore prima.

Dopo la ricostruzione completa dell’incidente gli agenti valuteranno la posizione del pirata della strada per capire se ha avuto responsabilità dirette ed è quindi accusato anche per omicidio stradale o indirette e dunque responsabile del reato di omissione di soccorso. Il comandante della Locale ha riferito:

“Il minuzioso lavoro dei miei agenti, la dedizione e il senso del dovere hanno portato ad un eccellente risultato. È evidente che questo è stato possibile grazie alla sinergia creatasi con il comando associato. Se non avessimo a suo tempo unito le forze e organizzato un comando come il nostro, risultati come quello di oggi come tanti altri in passato non si sarebbe raggiunto. Per questo credo che sia sempre più necessario fare gruppo e credere in progetti come il nostro mettendo a disposizione le dovute risorse. Altri percorsi sono quantomeno anacronistici se si vuole la presenza sul territorio di una polizia locale organizzata ed efficiente”.

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La raccolta fondi degli amici

Nel frattempo gli amici della vittima hanno lanciato una raccolta fondi per la famiglia del 40enne. Sul sito Gofoundme dove è stata avviata la raccolta, si legge: “Marco è venuto a mancare improvvisamente all’affetto dei suoi cari, a sua moglie Gabriella e al suo piccolo Daniel di 9 anni. Un tragico incidente ha portato via Marco troppo presto. Abbiamo avviato questa raccolta fondi per offrire supporto a Gabriella e Daniel in questo momento di grande difficoltà. Ogni contributo sarà di grande aiuto per loro”.

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