Risse tra bande, con nemici da eliminare e armi di ogni tipo, in un comune di Milano. I Carabinieri arrestano tre uomini
I Carabinieri hanno messo le manette a tre uomini marocchini di età compresa tra i 24 e i 30 anni, i cui nomi sono finiti all’interno di un’indagine sullo spaccio a San Giuliano Milanese e sulla lotta tra le due bande principali che si contendono le piazze cittadine. Almeno in due occasioni questo contrasto è finito nel sangue ed ha alimentato nei cittadini di San Giuliano Milanese panico e terrore: ecco i fatti.
L’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Lodi venerdì scorso ha confermato l’arresto di tre uomini marocchini. L’accusa è quella di tentato omicidio in concorso, traffico illecito di sostanze stupefacenti e porto abusivo di armi. Ecco infatti qual è la situazione che ha animato San Giuliano Milanese per giorni e giorni tra settembre e novembre: paura nei cittadini.
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La lotta tra bande: l’inizio
Una prima segnalazione di rissa, che si scoprirà presto rientrare all’interno di questa guerra tra bande criminali, arriva ai Carabinieri nella notte tra il 27 e il 28 settembre 2023. Gli agenti in quel caso intervengono in via Turati a San Giuliano Milanese e qui trovano un proiettile, un’ogiva e una macchina distrutta a colpi di bastone. Vengono quindi ascoltati i testimoni ed osservate le immagini riprese dalle telecamere: l’indagine rivela che chi aveva aperto il fuoco l’aveva fatto ad altezza uomo, quindi con il rischio di uccidere qualcuno.
Due mesi dopo, il 30 novembre, la banda avversaria organizza la risposta a questo primo affronto e ne fanno le spese tre uomini che vengono accoltellati in piazza Vittorio Alfieri. Un 23enne finisce in ospedale per via di un fendente alla gamba, mentre un 32enne sempre marocchino viene centrato al collo da una coltellata. Un 39enne, infine, viene accoltellato alle spalle.
La guerra tra fazioni
Secondo le prime indagini, le due bande hanno interessi comuni per quanto riguarda lo spaccio in città, soprattutto di hashish e cocaina. A confermarlo sono gli arresti che avvengono in flagranza di reato tra il settembre e il dicembre dell’anno scorso: oltre alle tre persone fermate per spaccio, una quarta viene trovata in possesso di un revolver 44 Magnum carico e quindi pronto per essere usato. Nel corso dell’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare dei tre cittadini marocchini, le autorità hanno sequestrato anche una somma di denaro pari a 16mila euro in contanti.
