Maltrattamenti in una RSA di Bergamo, in manette sei persone tra cui le direttrici

A Bergamo cinque lavoratori di una RSA sono finiti in manette con l’accusa di maltrattamento sugli anziani. Caos alla Bramante di Pontida

Non è il primo caso, purtroppo. In Italia, infatti, sono già noti casi di maltrattamenti ai danni di anziani residenti in RSA, così come vicende simili accadute negli asili e nelle scuole materne. Questa volta al centro dell’inchiesta c’è la RSA Bramante di Pontida, in provincia di Bergamo: cinque persone sono finite in manette.

Arresti in una RSA per il maltrattamento dei pazienti
Arresti in una RSA per il maltrattamento dei pazienti: ecco cosa succedeva (milano.cityrumors.it / ansafoto)

La struttura, molto moderna, dispone di 69 posti accreditati, di cui 20 si trovano in un nucleo appena costruito. Sul sito l’RSA si descrive come all’avanguardia e, tra i propri particolari, inserisce anche un personale dotato di “un elevato grado di sensibilità e attenzione“. La Bramante di Pontida fa parte del gruppo La Villa di Firenze ma, a dispetto di quanto si legge sul sito internet, al suo interno qualcosa non va affatto bene. Ecco gli arresti per maltrattamenti e le accuse.

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Il blitz dei Carabinieri

Tutto è iniziato ieri mattina quando, poco dopo l’alba, i carabinieri di Cisano Bergamasco e quelli di Zogno sono entrati nell’RSA Bramante per eseguire sei ordinanze di custodia cautelare. A disporle il giudice per le indagini preliminari Federica Gaudino, su richiesta della Procura di Bergamo. Sono finite in manette le due direttrici della struttura, nonché quattro operatrici socio-sanitarie che al momento risultano indagate, oltre che interdette al lavoro.

Arresti in una RSA per il maltrattamento dei pazienti
Arresti in una RSA per il maltrattamento dei pazienti: il caso a Milano (milano.cityrumors.it / ansafoto)

Al momento, sotto l’occhio attento dei Carabinieri ci sono gli anziani residenti presso la struttura, nonché i medicinali che venivano loro somministrati ogni giorno e le condizioni nelle quale venivano tenuti quotidianamente. L’indagine è stata avviata dai carabinieri di Cisano Bergamasco dopo che i parenti di qualche ospite hanno segnalato una situazione allarmante, all’interno della struttura. Tra i segnalanti, anche un ex finanziere.

La risposta della RSA

L’azienda si è espressa in merito all’indagine in corso e la società La Villa, a cui la RSA Bramante di Pontida appartiene, fa sapere tramite un comunicato stampa che prende atto delle indagini e si mostra disponibile per essere di supporto alla magistratura inquirente. La stessa società, però, sottolinea anche come la tutela del benessere degli ospiti sia da sempre una priorità per gli ospiti della RSA e, per questo, “…rigetta con forza ogni illazione circa eventuali tacite tolleranze di comportamenti illeciti da parte dei propri responsabili”.

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