Una lite furibonda tra due amici finisce in omicidio. Ad uccidere è un uomo di 35 anni, reo confesso. Il cadavere abbandonato in strada in una zona periferica di Pavia
Il cadavere di un uomo di 36 anni è stato ritrovato poco prima dell’alba di oggi, lunedì 6 maggio 2024, intorno le 5 della mattina da un passante che, alla vista del corpo senza vita sul ciglio della strada, ha allertato immediatamente le forze dell’ordine.
Così i cittadini di Pavia si sono svegliati questa mattina con una notizia shock. A commettere il cruento assassinio, ancora per cause da accertare, è stato un uomo di 35 anni. L’uomo avrebbe confessato il delitto quando al portone di casa sono giunti i carabinieri.
La scoperta del cadavere
Il cadavere del 36enne giaceva sull’asfalto in viale Cremona, zona periferica di Pavia quando un cittadino casualmente ha scoperto il corpo. Dopo l’allarme lanciato dal passante, sul posto sono intervenuti i carabinieri del Comando Provinciale di Pavia. Sin dalle primissime indagini si è pensato a una morte violenta.
Ad uccidere il 36enne sarebbe stato, come riporta la Provincia Pavese, l’amico della vittima, un uomo di 35 anni, molto probabilmente al termine di una lite cruenta tra i due. La discussione sarebbe avvenuta in una palazzina all’angolo con via Torello da Strada.
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Fermato il killer
Non è ancora stata chiarita del tutto la dinamica esatta dell’assassinio avvenuto questa mattina a Pavia. Sul caso indagano i carabinieri. Da quello che emerge al momento, sembrerebbe che il killer, amico della vittima, dopo aver ucciso quest’ultimo avrebbe trascinato il cadavere fuori dall’abitazione dove sarebbe iniziata la lite.
L’assassino avrebbe poi lasciato il corpo privo di vita del 36enne sul marciapiedi. Dopo le segnalazioni ricevute dai passanti, gli uomini dell’Arma dei carabinieri sono arrivati nell’appartamento dell’uomo trovandolo in casa. Messo alle strette, il 35enne avrebbe confessato il delitto. Trasferito in caserma, ora il presunto killer è in attesa della convalida dell’arresto.
Nel frattempo, il cadavere della vittima, ancora da identificare, è stato trasportato all’istituto di Medicina Legale dell’Università di Pavia dove sarà predisposto l’esame autoptico. Non si conosce ancora il movente che abbia spinto l’assassino ad agire così brutalmente contro l’amico, tanto da portarlo a commettere il cruento assassinio.