Nello stesso posto e nella stessa via due anni fa c’è stata un’intera famiglia distrutta, adesso è una donna anziana uccisa dal marito
L’ennesimo femminicidio. L’ennesima storia brutta, fatta di situazioni che si portano dietro da anni e che, purtroppo, hanno avuto un epilogo tragico e disastroso. Il marito che uccide la propria moglie dopo una lite, un copione che si ripete e che ogni volta è drammatico.
Quello che colpisce in particolare in questa storia è non tanto la dinamica, ma il posto, visto che nella stessa via tre anni fa nel marzo del 2022 il quarantaquattrenne Andrea Rossin, che si era separato dalla moglie da pochissimo, aveva ucciso a coltellate i figli Giada e Alessio, rispettivamente di tredici e sette anni, sorpresi nel sonno. Poi decise di ammazzarsi anche lui, e fu una tragedia che colpì tutti.
Ora dopo tre anni nello stesso posto praticamente, un uomo ha deciso di uccidere la propria moglie di 81 anni a coltellate e poi di consegnarsi ai carabinieri senza fare alcuna storia e senza scappare, ma facendosi trovare lì, a casa. Ha lasciato il coltello col quale ha ucciso la moglie sul suo petto, proprio dove lo hanno trovato i carabinieri. Lui, appena ha ammazzato la propria compagna, come se non fosse nulla, è sceso al piano terra della villetta bifamiliare e si è messo ad aspettare le forze dell’ordine.
Ha ucciso la moglie di 81 anni e si è consegnato
Ad accorgersi della tragedia è stata una delle nipoti minorenni che abita nello stesso palazzo e pare abbia capito subito cosa fosse accaduto, ma non poteva fare più nulla. Sono stati chiamati subito i soccorritori, ma quando sono arrivati sul posto, la signora Mariella Chiari di ottantuno anni, era già morta nella sua villa di Mesenzana. A ucciderla è stato il marito Renato Bianchi di tre anni più giovane, che l’ha uccisa con diverse coltellate.
A fermare il presunto omicida sono stati i carabinieri della compagnia di Luino, che a tarda sera – dopo l’interrogatorio con il pm di turno – lo hanno condotto in carcere.
C’è stato sconcerto nella piccola comunità di Mesenzana, un piccolo paese di duemila persone circa che dopo quanto accaduto nel 2022, è ripiombata nel terrore. “Sono profondamente addolorato, come tutta la comunità, erano persone molto riservate“, le parole di Alberto Rossi.
