Incendio a San Vittore, notte folle e trasferimento di detenuti: cosa succede

Una serata da dimenticare per uno dei penitenziari più grandi e conosciuti d’Italia con le forze dell’ordine che hanno avuto un bel da fare

Incredibile ma vero. E ci mancava anche questa. Nel carcere di San Vittore scoppia un incendio a causa di un problema elettrico e succede il panico tra gli agenti della penitenziaria e i detenuti. Tanta paura ma allo stesso tempo anche ordine nel carcere con i dirigenti che hanno dovuto prendere iniziative importanti e decisioni dell’ultimo minuto.

Il carcere di San Vittore con i Vigili del Fuoco per spegnere un incendio
Incendio a San Vittore, notte folle e trasferimento di detenuti: cosa succede (Ansa Foto) Milanocityrumors.it

All’improvviso e nella serata del 13 dicembre nel penitenziario di San Vittore ben duecentocinquanta detenuti del carcere sono stati trasferiti in emergenza in altri istituti a Milano e nella Regione. E’ stata una decisione non facile e allo stesso tempo drastica visti i problemi legati all’incendio che si è acceso e ai problemi al sistema elettrico del terzo piano della casa circondariale.

Una decisione che è stata presa all’ultimo secondo e anche in piena urgenza anche perché i detenuti non potevano stare all’interno del carcere in quelle condizioni. Una scelta complessa e non facile vista la drammatica situazione di sovraffollamento che c’è a San Vittore, ma non solo qui, ovviamente. Basti pensare però che si sono spostati circa un quarto della popolazione carceraria di San Vittore, che è stata costretta a spostarsi in blocco verso altri penitenziari, come Bollate, ma non solo.

250 detenuti trasferiti nella notte

I trasferimenti dei detenuti si sono svolti durante la notte con persone che facevano avanti e indietro e con pullmann che dovevano essere disponibili in piena emergenza. Una situazione drammatica per quanto è successo e anche perché fare queste cose in notturna non è assolutamente facile anzi molto complesso.

Era stato facile profeta Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria che nel primo pomeriggio aveva diffuso una nota a cui pochi avevano dato peso: “Verso mezzogiorno del 13 dicembre presso la Casa Circondariale di Milano San Vittore un cortocircuito in un quadro elettrico ha sprigionato un principio di incendio e soprattutto moltissimo fumo, diradatosi solo dopo l’intervento dei vigili del fuoco. Al momento non è possibile ripristinare la fornitura di energia elettrica al terzo reparto del penitenziario con il rischio concreto che debbano essere trasferiti in altre carceri molti detenuti forse 250“. Cosa che poi si è concretizzata.

Il carcere di San Vittore visto dall'esterno
250 detenuti trasferiti nella notte (Ansa Foto) Milanocityrumors.it

Un problema di non poco conto, considerato che a San Vittore su 484 posti disponibili, sino all’evento di oggi 13 dicembre, erano “stipati ben 1.109 detenuti, con un sovraffollamento del 229%“. Trasferiti i detenuti in altre carceri, tenendo conto che in tutta la Lombardia, ci sono 8.872, detenuti mentre i posti disponibili sono solo 5.638, con un “sovraffollamento medio di oltre il 157%“. Un’assurdità. E nessuno continua a fare nulla per cercare di trovare una soluzione.

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