Finto cieco guida un Suv con accanto un falso invalido sulla carrozzina: denunciate due persone a Cesano Maderno | VIDEO

Altro caso di invalidità fittizia sul territorio. Denunciate due persone per truffa aggravata e falso ideologico: il video li inchioda.

Si prosegue con i controlli sul territorio. Stavolta nel mirino finiscono Cesano Maderno e Misinto. La ragione sono due pakistani sorpresi a bordo di un Suv. Le telecamere di sorveglianza della zona li hanno inchiodati. Entrambi denunciati per falso ideologico, truffa aggravata e riciclaggio.

Falso invalido Suv
Falso invalido a bordo di un Suv (Screenshot video-MilanoCityRumors.it)

Subito in manette entrambi per via delle invalidità indebite che percepivano. Uno risultava essere finto cieco, l’altro era sulla carrozzina. Peccato che il primo guidava e il secondo saliva e scendeva dal veicolo tranquillamente senza alcun tipo di difficoltà. Possedeva però una carrozzina che sfoggiava all’occorrenza.

Falsi invalidi a bordo di un Suv: le accuse

L’intervento delle autorità è scattato non appena intuito il raggiro. Una situazione davvero particolare e ostica per via della malafede celata all’interno di ogni azione: entrambi hanno provato a scappare una volta determinato che prendevano quasi 3000 euro in assegni d’inclusione e 27.000 in pensioni indebite.

Suv falso invalido
Denunciati e arrestati due pakistani per truffa aggravata e falso ideologico (Screenshot video-MilanoCityRumors.it)

Un vero e proprio patrimonio che spendevano senza remora. Ora si indaga per capire chi ha rilasciato i permessi dietro le loro invalidità: un tagliando non è così semplice da ottenere. Servono più figure disposte a collaborare. Intanto l’operazione è scattata subito dopo un inseguimento che ha mostrato le invalidità alterate.

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27.000 euro di pensione fittizia

Non solo sul piano motorio, ma anche su quello burocratico. I permessi erano falsi ma corrispondeva tutto. Questo impone anche la presenza di altre personalità disposte a costruire una vera e propria tela del malaffare. I casi sul territorio meneghino sembravano essere in leggero calo, ma l’attenzione su dinamiche del genere deve essere sempre alta.

L’unico modo per non sfuggire ai tentativi di truffa aggravata che portano – laddove riescono – anche un cospicuo guadagno con il minimo sforzo. Secondo le ricostruzioni, i due facevano una vita normale completamente indisturbati. Tanto da sottovalutare la situazione. Ora non succederà più: entrambi sono stati assicurati alle autorità competenti dopo adeguata perquisizione e analisi di beni materiali e non solo.

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