Fingeva di essere sua madre morta, spunta la foto impressionante dell’uomo: sembrava Mrs Doubtfire

L’ufficio anagrafe del Comune di Mantova ha smascherato un uomo che fingendo di essere sua madre nel frattempo morta, continuava a prendere la sua pensione

Incredibile storia è emersa negli ultimi giorni nel comune di Borgo Virgilio, nel Mantovano, dove un infermiere 56enne, per oltre tre anni ha ritirato la pensione della madre morta e conservata mummificata in casa. Un caso assurdo venuto alla luce soltanto perchè l’uomo si è visto costretto ad escogitare un trucco, poi rivelatosi fatale, dopo che il documento d’identità della madre era scaduto.

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Probabilmente anche l’impiegato dello sportello dell’ufficio comunale del piccolo paese vicino Mantova avrà pensato al, popolare film che vedeva protagonista uno straordinario Robin Williams che pur di stare vicino ai figli si travestiva da governante e andava a lavorare a casa dell’ex moglie. Esattamente quello che ha pensato l’ex infermiere quando si è presentato personalmente agli uffici comunali, travestito con abiti femminili e un trucco studiato per assomigliare alla madre.

Una storia tanto macabra quanto paradossale

Un travestimento degno di Mrs. Doubtfire nel celebre film, ma qualcosa non tornava in quella foto tessera. Le sembianze maschili, il collo taurino nonostante il filo di perle indossate appositamente e l’età della donna 85enne che sembrava averne una quarantina, hanno indotto l’impiegata dell’anagrafe ad andare a fondo nella questione. Subito sono stati avvertiti i carabinieri una volta accertato che la persone che intendeva rinnovare il documento non corrispondeva alla signora Dall’Oglio.

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Ecco come è venuta alla luce una storia tanto macabra quanto paradossale nel comune di Borgo Virgilio, nel Mantovano, dove un infermiere di 56 anni da almeno tre anni riscuoteva l’integrazione della pensione per la madre morta e custodita mummificata all’interno della casa ha vissuto per anni insieme a lei. Le anomalie e le incongruenze apparenti, hanno spinto gli addetti a un controllo più approfondito, mettendo a confronto la foto scattata al momento con quella presente sulla carta d’identità scaduta da dieci anni. Da quel confronto sono nati i dubbi che hanno poi portato all’intervento della polizia locale e alla successiva macabra scoperta.

Il documento scaduto

Chissà per quanti anni ancora sarebbe andata avanti questa truffa da parte dell’uomo se nion fosse per un piccolo particolare che lo ha messo davanti ad un bivio: quel documento ‘identità scaduto che lo ha costretto a provare ad ingegnarsi con “trucco e parrucco” per cercare di farselo rinnovare a nime della mamma che non c’era più. Quando i militari sono stati chiamati hanno subito chiesto all’uomo all’uomo di poter effettuare una perquisizione all’interno della casa dove ancora risiedeva e da lì la macabra scoperta. Durante la perquisizione dell’abitazione infatti, gli investigatori hanno trovato il cadavere della madre all’interno di due sacchi a pelo, avvolto in diversi lenzuoli, nascosto nella lavanderia.

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Il movente dell’incredibile messinscena era a quanto pare economico: la lauta pensione di Graziella Dall’Oglio ammontava a 53 mila euro annui, frutto della pensione di reversibilità del marito medico e delle rendite del patrimonio immobiliare di famiglia, costituito da case e terreni. Le indagini sono ora affidate alle autorità competenti, che stanno ricostruendo la vicenda per chiarire tutti gli aspetti emersi, intanto jl corpo della donna, deceduta presumibilmente per cause naturali già nel 2022, è stata trasferita in ospedale per gli accertamenti medico-legali.

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