Ennesima tragedia, per fortuna questa volta soltanto sfiorata, alle porte di Milano nei confronti di una donna, compiuta dal marito che non accettava la separazione
Una situazione incresciosa che andava avanti da tropo tempo, tra insulti, minacce, molte volte anche davanti ai figli. Poi il culmine del dramma quando questa mattina ha deciso di aspettarla fuori dal lavoro, a Seregno, in Brianza, non distante dal capoluogo lombardo, con in mano una bottiglietta di platica da mezzo litro piena di benzina. La donna è salva per miracolo perchè è riuscita a chiudersi in macchina rendendo vano il tentativo di appiccare il fuoco da parte dell’uomo.

I numeri sulla violenza sulle donne in Italia nel 2024 dimostrano che siamo ancora di fronte a un’emergenza nazionale. Sono 51 le vittime di femminicidio nel 2024, quasi 3mila le violenze sessuali nel corso del primo semestre dell’anno, sfiorano i 700 i casi di condivisione non consensuale di immagini chiamato in gergo revenge porn. E poi ci sono 33mila chiamate al numero anti violenza 1522.
Poteva essere l’ennesima vittima
Ha visto la rabbia negli occhi di quello che una volta era la sua dolce metà, quella bottiglia in mano che non prometteva nessun brindisi particolare, anzi era una concreta minaccia nelle mani di quell’uomo da cui si era separata e aveva chiesto il divorzio. Forse è stata proprio questa separazione mai accettata a spingere un uomo di 46 anni, di origine rumena, ad appostarsi all’uscita del posto di lavoro della moglie per provare a darle fuoco. Il drammatico episodio risale al 5 novembre scorso dopo che lei aveva deciso di separarsi e aveva cambiato casa, stanca delle continue botte del marito, che tra insulti e minacce di vario genere, anche davanti ai figli, la vessava in continuazione con le scuse più assurde.

Poi la decisione dell’uomo di farsi giustizia sommaria. Quando la donna è uscita l’ha prima immobilizzata davanti alla sua macchina, minacciata e poi le ha gettato in faccia della benzina. Soltanto la prontezza d’animo ha di fatto salvato la vita alla donna che nonostante le mani e una parte del viso con ustioni importanti è riuscita a chiudersi in macchina e far desistere il marito.
Le telecamere lo hanno incastrato
Subito dopo l’aggressione l’uomo si era presentato spontaneamente in una caserma di Lambiate, vicino Monza, consegnando ai Carabinieri un accendino, il cellulare e anche la scatola di un sistema Gps che aveva provveduto precedentemente a installare sull’auto dell’ex moglie per controllarne gli spostamenti. L’aggressione tra l’altro è stata anche immortalata dalla telecamere di sorveglianza montate nelle vicinanze del luogo di lavoro della donna, prese subito in consegna dalle forze dell’ordine.

L’allarme lanciato dalla donna il giorno dell’aggressione, le varie denunce presentate dopo mesi di maltrattamenti e le immagini delle telecamere, hanno convinto il Gip a disporre la custodia cautelare in carcere del 46enne con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate perchè proverebbe “ossessione e morbosità negli atteggiamenti di controllo” nei confronti della ex, riconoscendo anche il pericolo di reiterazione del reato.





