Covid e influenza: ospedali lombardi in tilt. Cosa cambierà nei pronto soccorso nelle feste di Natale

In netto aumento i casi di Covid e di Influenza in Italia. I pronto soccorso degli ospedali lombardi registrano un sovraffollamento di ingressi. La preoccupazione cresce in vista delle festività natalizie. La richiesta di Guido Bertolaso

I pronto soccorso degli ospedali della Regione Lombardia nelle ultime settimane stanno registrando un netto e peggiorativo aumento di accessi. Basti pensare che solo ieri, lunedì 18 dicembre, nel Milanese i pronto soccorso erano tutti da bollino nero. I casi di Covid e di influenza sono decisamente in rialzo e non andrà meglio nei prossimi giorni quando, a fine mese, è previsto il picco influenzale.

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Covid e influenza, quando ci sarà il picco? La preoccupazione dei pronto soccorso degli ospedali lombardi, in tilt (ansa) milano.cityrumors.it

L’assessore regionale alla Sanità, Guido Bertolaso spiega: “Siamo preoccupati soprattutto per quello che potrà accadere durante le vacanze natalizie”. Così viene chiesto agli ospedali lombardi di salvare i letti nei reparti di Medicina dal taglio natalizio, che negli scorsi anni  veniva programmato per consentire al personale sanitario di fare le ferie.

Quando verrà raggiunto il picco influenzale

Per fronteggiare le sindrome respiratorie, sui 4 programmi previsti, negli ospedali è scattato il livello di attivazione 1. Ma questo non basta perché si teme che con le imminenti festività natalizie e, dunque, i pranzi e le cene di Natale in famiglia, la circolazione dei virus aumentino ancora di più.

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Covid e influenza, quando ci sarà il picco? La preoccupazione dei pronto soccorso degli ospedali lombardi, in tilt (ansa) milano.cityrumors.it

Dai recenti bollettini si evidenzia che nella settimana dal 4 al 10 dicembre si stimavano 150 mila casi di influenza, con un’incidenza di 14,3 casi ogni mille cittadini. Secondo il direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi-Sant-Ambrogio di Milano, Fabrizio Pregliasco, il picco verrà raggiunto nelle prossime settimane. In merito ai casi influenzali, Pregliasco ha riferito, secondo quanto riportato stamani dal Corriere della Sera che: “L’influenza non è ancora la protagonista tra le forme virologiche, ma con l’arrivo del freddo intenso, recupererà posizioni”.

Mentre, sulla diffusione del Covid, la situazione appare un po’ più complicata da tracciare. Moltissimi preferiscono ricorrere ai test fai-da-te sfuggendo, così, al monitoraggio regionale, che conta in soli 7 giorni ben 12.340 casi. Negli ospedali Milanesi sono 1.133 i positivi ricoverati e 50 i malati in terapia intensiva.

Natale, cosa succede negli ospedali

Il piano degli ospedali fino a poche settimane fa prevedeva di chiudere tra i 50 e i 100 posti di Medicina sul totale di circa 2 mila posti nella città meneghina, ma il programma, al momento, è stato messo da parte. Al contrario, è stato chiesto sia alle strutture pubbliche che a quelle private di essere pronti alla crescita dei ricoveri e per tale motivo è stato chiesto di aumentare le disponibilità, grazie ai fondi stanziati con una delibera di ottobre dedicata alla pandemia influenzale.

E così, all’Asst Santi Paolo e Carlo verrà ridotta, in parte, solo l’attività chirurgica per i casi non gravi. Mentre, al Policlinico in vista dell’affluenza maggiore di casi nei reparti, non sono previste chiusure. Un solo dato per rendersi conto dell’aumento: i pazienti ricoverati con il Covid un mese fa erano 6, oggi sono 29 i pazienti, alcuni dei quali necessitano anche della terapia con ossigeno.

Allerta alta per i pronto soccorso

Per aumentare i posti letto negli ospedali è stato scelto di fermare gli interventi chirurgici non urgenti, ma programmati. In tal modo si potranno liberare il più possibile posti letto a chi ne necessiterà. Nelle ultime settimane sono aumentate anche le telefonate al 118 nonché gli accessi ai reparti di emergenza.

Di conseguenza i malati aspettano ore per una visita e il successivo ricovero. L’assessore regionale Guido Bertolaso ha dichiarato che domenica scorsa “Ho lavorato tutto il giorno con tutti i pronto soccorso insieme ad Areu per controllare la situazione a livello di ambulanze, tempi di attese nelle barelle”. Per cercare di alleggerire la situazione devastante che si sta creando negli ospedali, si cercano letti nelle strutture intermedie con l’obiettivo di trasferire i pazienti che non hanno più bisogno di cure intensive ma che in egual modo non sono ancora considerati guariti al 100%.

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I vaccini

La soluzione per poter contenere ed arginare le due epidemie in corso rimangono i due vaccini che la Regione Lombardia offre gratuitamente a tutti. Ma le adesioni alla campagna vaccinale, come sottolinea lo stesso Bertolaso, ad oggi non sono state soddisfacenti. L’assessore alla regione si dice più preoccupato sia per l’influenza che per il Covid: “Abbiamo fatto appelli quotidiani per vaccinarsi. Le risposte non sono state quelle che ci aspettavamo”

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