Caso Gintoneria, clamorosa proposta di Lacerenza e Nobile ai magistrati: ecco quando si decide

I due imputati che da qualche settimana sono tornati in libertà in attesa della decisione dei giudici hanno fatto una richiesta

Una richiesta quasi sfacciata. D’altronde non poteva essere altrimenti da due personaggi come Davide Lacerenza e Stefania Nobile, famosa imprenditrice ma soprattutto nota per essere la figlia di Wanna Marchi che in questa vicenda legata alla Gintoneria, che tanto ha fatto discutere e parlare, non c’entra nulla.

Davide Lacerenza all'uscita dal tribunale
Caso Gintoneria, clamorosa proposta di Lacerenza e Nobile ai magistrati: ecco quando si decide (Ansa Foto) Milanocityrumors.it

Da tempo i due personaggi che sono stati al centro di un’inchiesta legata al locale che i due portavano avanti, dove, si dice, poteva esserci un giro di prostituzione e di droga, sono al centro di un processo che va avanti da qualche tempo e, scontate le relative condanne, in attesa di una decisione, attraverso i loro legali hanno avanzato una proposta di patteggiamento molto particolare.

Un’offerta a base di bottiglie di champagne, vino pregiato che contempla anche la Protezione civile, in sintesi. Tutte queste situazioni insieme potrebbero non dire nulla, ma in realtà dicono tutto perché fanno parte del pacchetto di proposte che sono state messe sul tavolo del gip che deve decidere se dare il via libera al patteggiamento della pena chiesto proprio dai principali indagati Davide Lacerenza e Stefania Nobile.

In cambio della libertà vino e champagne

Lacerenza e Nobile in passato hanno avuto una relazione, e nell’ambito dell’inchiesta legata al caso della Gintoneria, il famoso locale a Milano frequentato da tantissimi vip, sono stati arrestati il 4 marzo scorso nell’inchiesta coordinata dal pm Francesca Crupi su un presunto giro di prostituzione e droga nel locale di via Napo Torriani .

Sonia Mancini, il gip che ha in mano tutte le carte, ha valutato le proposte della controparte e ha rinviato ogni decisione al prossimo 22 ottobre, in modo da valutare tutte le informazioni in suo possesso e anche cercare di capire cosa fanno attualmente i due imputati, con la figlia di Wanna Marchi che ha chiesto di svolgere come misura alternativa alla pena proposta di tre anni di reclusione al lavoro di pubblica utilità presso la Protezione civile di Milano, dove la donna fa già da luglio la volontaria nei fine settimana.

Wanna Marchi e Stefani Nobile durante una conferenza
In cambio della libertà vino e champagne (Ansa Foto) Milanocityrumors.it

Davide Lacerenza invece chiede di patteggiare una pena di quattro anni e otto mesi di reclusione, soluzione che gli permetterebbe di evitare il carcere in virtù del fatto che ha già scontato otto mesi ai domiciliari.

E la sua richiesta per patteggiare e chiudere la vicenda è quella di versare un risarcimento, da circa un milione di euro, ovvero il valore delle bottiglie di vino pregiato e champagne di sua proprietà che gli sarebbero state confiscate ma che hanno un valore importante sul mercato. Più altri soldi che lo stesso imprenditore girerebbe alla Protezione Civile di Milano.

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