Dopo tutto quello che è accaduto all’ospedale di riferimento della città, i magistrati milanesi ci vogliono vedere chiaro
Un pasticcio vero e proprio. Quanto è accaduto all’ospedale San Raffaele non finisce e non può finire con la cacciata di Francesco Galli. Sarebbe troppo facile e, forse, comodo, tanto che la Procura di Milano ha acceso un grande faro proprio sul San Raffaele.

È stato così aperto un fascicolo modello 45 dopo quanto è accaduto perché la Procura di Milano e i magistrati che ne fanno parte e che si occupano di sanità vogliono vederci chiaro su quanto è successo per le serie di errori e di criticità organizzative che si sono verificate al terzo piano del padiglione Iceberg dell’ospedale durante il fine settimana di Sant’Ambrogio.
Una cosa che non può passare sotto silenzio e senza che ci sia un’indagine accurata anche perché sono tante le proteste e, pare, anche le denunce che sarebbero state presentate nei vari commissariati. La procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano ha preso visione della situazione e ha deciso di avviare l’inchiesta conoscitiva, per ora senza che ci siano in alcun modo ipotesi di reato ma neanche di indagati, per le prime verifiche dei carabinieri del Nas, Nucleo Antisofisticazioni e Sanità.
Le indagini dei Carabinieri sono in corso
I documenti dei Carabinieri sono già arrivati alla Procura con quelli della Polizia e si attende di poter collegare anche la verifica fatta da parte dell’Ispettorato del lavoro. Il fascicolo è stato affidato al pm Paolo Filippini.
Allo stesso tempo pure la Regione Lombardia sta portando avanti alcune verifiche e controlli sull’accaduto tramite l’Agenzia di tutela della salute. Insomma stanno indagando tutti e dai primi accertamenti effettuati, pare che siano venute fuori le prime conferme di quanto riportato dai sindacati e dai pazienti.

Da non dimenticare che nel weekend di Sant’Ambrogio nell’ospedale di riferimento di Milano sono andati in crisi tre reparti importanti e delicati come Medicina alta intensità, admission room e cure intensive che, per l’occasione e per la prima volta, erano stati affidati a una cooperativa di infermieri per mancanza di personale interno. E da lì è accaduto il caos nei reparti e tra i pazienti.
Un disastro dal punto di vista organizzativo, ma soprattutto per i pazienti che sono stati curati non nelle condizioni idonee per quel reparto. E a causa dell’emergenza e di quello che è accaduto si è riunito in emergenza il consiglio di amministrazione del Gruppo San Donato (di cui fa parte il San Raffaele, ospedale privato accreditato a contratto con il Servizio sanitario regionale), mandando via l’amministratore unico Francesco Galli, che si è dimesso. Il suo posto è stato preso immediatamente da Marco Centenari, manager esperto del mondo della sanità.





