Insieme agli amici aveva pensato di fare urban exploring in un’azienda abbondata ma gli è stata fatale una caduta
Aveva pensato che fosse divertente andare a fare una passeggiata su un tetto di una ciminiera abbandonata, ma una caduta gli è stata fatale. Un ragazzo di 19 anni è morto sul colpo in maniera tragica.

Un giovane di nome Daniel Esteban Camera Garcia, che aveva appena trovato un lavoro nei pressi di Bergamo, per fare una bravata insieme ai suoi amici è caduto perdendo la vita nella notte tra sabato 13 e domenica 14 dicembre. Tutto è successo all’ex cementificio Italcementi di Alzano Lombardo, nella Bergamasca, che è da diverso tempo in stato di abbandono.
Il ragazzo era originario di Casnigo e insieme ai suoi amici, si sono introdotti nella fabbrica dismessa. La caduta, da quanto si è appreso dalle forze dell’ordine che sono intervenute sul luogo, è avvenuta dal tetto, con il povero Daniel che camminava sulla copertura della struttura quando incautamente non si è accorto di aver infilato il piede in una finestrella rimasta aperta, precipitando da circa 5 metri d’altezza e finendo a terra.
I soccorsi non hanno potuto salvarlo
I suoi amici si sono accorti di tutto e hanno chiamato immediatamente i soccorsi, anche se una volta arrivati sul posto non hanno potuto che confermare e constatare la morte del ragazzo. Agli occhi degli investigatori e delle forze dell’ordine che sono state sul posto e hanno fatto i primi accertamenti non hanno dubbi sulla natura accidentale della caduta.
Al momento non risultano aperti, in Procura, fascicoli a carico di alcun soggetto: la fabbrica, passata di mano a settembre e ora di proprietà di Efrem Robecchi, era correttamente recintata. Ma questo non ha fermato i ragazzi anche perché secondo quanto raccontato da alcuni testimoni le visite alla fabbrica sono diverse per fare “esploratori urbani” e influencer, alcuni dei quali si sarebbero spinti addirittura sulle ciminiere della struttura.

I ragazzi erano stati insieme in un ristorante per la cena, poi hanno deciso di provare questa avventura, ovvero andare in una fabbrica abbandonata e fare attività di “urban exploring“, molto diffusa tra i giovani anche perché consiste nell’andare in posti e luoghi abbandonati e diroccati per fare fotografie e video che poi vengono pubblicati sui social.





