La Corte d’Appello di Milano ha aumentato la pena per il ginecologo Severino Antinori, condannato a 7 anni e 10 mesi (8 mesi in più rispetto al grado di giudizio precedente) nel processo avviato dopo la denuncia di un’infermiera riguardo agli ovuli che le sarebbero stati forzosamente estratti all’interno della clinica Matris. La Corte d’appello ha riconosciuto Antinori colpevole anche della rapina del cellulare dell’infermiera, proprio per questo motivo è stata aumentata la pena. Il legale Gabriele Vitiello, che difende Antinori, ha già annunciato ricorso in Cassazione.
Antinori è stato anche interdetto dalla professione medica per cinque anni, pena che scatterà eventualmente al momento della sentenza definitiva, nonché al pagamento di 3.900 euro, con una provvisionale di 25.000 euro per l’infermiera che ha denunciato i fatti e che si è costituita parte civile.
Antinori è stato altresì condannato all’interdizione della professione medica per cinque anni (che scatterà in caso di conferma della sentenza definitiva) e al pagamento di una multa di 3.900 euro. Riconosciuta anche una provvisionale di 25.000 euro alla giovane infermiera che si è costituita parte civile.
Due anni e sei mesi sono invece stati comminati a Gianni Carabetta, collaboratore di Antinori, per tentata estorsione. Bruna Balduzzi e l’anestesista Antonino Marcianò hanno invece patteggiato due anni.