Sono stati confermati dal giudice Anna Maria Gerli, al termine dell’udienza di ieri al Tribunale di Milano, gli arresti domiciliari per Antonio Bini, body builder di 29 anni che due giorni fa si è reso protagonista di una furibonda lite con un tassista, finito all’ospedale con gravi lesioni tra cui la netta amputazione dell’orecchio. L’accusato ha sostenuto di non aver morso il conducente (48 anni) e che l’orecchio si sarebbe staccato per altri motivi derivanti dalla colluttazione, urtando qualcosa nella concitazione. L’autista ha però riportato come ulteriori danni la rottura del naso e della clavicola. All’ospedale Niguarda i medici sono riusciti a ricucirgli il lobo dell’orecchio, mentre il ragazzo è finito al Fatebenefratelli. Al momento le versioni fornite dai due protagonisti della vicenda non combaciano. Se il tassista, colpito in via Lepetit nei pressi della Stazione Centrale, ha descritto la vicenda come un aggressione senza che vi fossero apparenti motivi alla base, dall’altra il body builder ha raccontato di essere stato provocato.