Pio Albergo Trivulzio: chiesta l’archiviazione per l’inchiesta sui decessi covid

La Procura di Milano ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta che coinvolgeva il Pio Albergo Trivulzio per accertare la gestione del covid nel 2020 e accertare la natura dei 110 decessi che si erano verificati all’interno della struttura.

La vicenda giudiziaria era iniziata già nel mese di aprile del 2020 con l’invio degli ispettori da parte del Ministero della Salute e la successiva apertura dell’inchiesta avviata dai pm Mauro Clerici e Francesco De Tommasi, sotto il coordinamento dell’aggiunto Tiziana Siciliano per l’ipotesi di epidemia colposa e omicidio colposo plurimo. In 18 mesi di indagine sono state passate al vaglio circa 400 cartelle cliniche.

Gli accertamenti hanno riguardato anche la dotazione dei famosi dispositivi individuali di protezione per il personale medico e infermieristico del Pio Albergo che erano stati oggetto di denuncia, per la loro carenza, da parte del personale stesso. Tra i principali indagati c’era l’ex direttore generale della struttura Giuseppe Calicchio.

La conclusione della Procure è stata che: “L’eccesso di mortalità al Pat per Coronavirus si situa in una fascia intermedia rispetto a quanto avvenuto nelle Rsa del milanese”.

Una decisione accolta con rassegnazione dai parenti delle vittime riuniti nell’associazione Felicita che per bocca del suo presidente Alessandro Azzoni ha commentato: “La decisione della Procura di Milano ci trova totalmente amareggiati ma non sorpresi”.

Come per il Pio Albergo Trivulzio la Procura ha intenzione di procedere con l’archiviazione anche per i procedimenti a carico di altre Rsa milanesi: Auxologico, Parco delle cave, Mater Fidelis, Saccardo, Ippocrate, casa di riposo Santa Marta e casa di riposo Santa Lucia.

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