Atm e l’obbligo di green pass dal 15 ottobre

Siamo alla vigilia dell’entrata in vigore dell’obbligo di green pass nei luoghi di lavoro e anche ATM, l’azienda del trasporto pubblico, si trova a fare i conti con quanti non hanno la certificazione.

Secondo una stima dei sindacati la loro percentuale si aggira intorno al 20%. per evitare disservizi, quindi, l’azienda ha inviato a tutti i dipendenti un ordine di servizio in cui sono obbligati, con un preavviso di 48 ore, a dichiarare il possesso o meno della certificazione o, se sono appena vaccinati, la data della somministrazione. Si avrà così una mappa del numero e dell’incarico che svolgono in azienda e questo permetterà di organizzarsi di conseguenza. Chi ne è sprovvisto sarà considerato assente ingiustificato e non percepirà la retribuzione fino alla presentazione del certificato.

L’azienda, nel frattempo, ha fatto sapere che non adotterà particolari misure anche perché ha a disposizione un centinaio di dipendenti pronti a entrare in servizio. Il ricorso alla reperibilià è infatti una prassi di Atm.
La preoccupazione, allora, è delle sigle sindacali che temono comunque dei disservizi e per questo chiedono, da tempo, tamponi gratuiti per chi non ha il green pass ma proprio per questo i costi sarebbero, inevitabilmente, a carico dell’azienda.

Ha spiegato Luca Stanzione, segretario generale della Filt-Cgil Lombardia: “Noi avevamo chiesto al Governo di introdurre l’obbligo vaccinale ma si è preferito seguire la strada del green pass. A questo punto, meglio garantire tamponi gratuiti ed evitare che a pagare siano i pendolari”.
“Certo, – ha aggiunto – sarebbe stato meglio che questa misura fosse stata decisa dal Governo e non demandata alla contrattazione con le singole aziende”.

Ma lo stesso Governo si è già espresso contro questa eventualità perché sarebbe in palese contraddizione con la campagna vaccinale sulla quale ha deciso di puntare per arginare i contagi.
In questa che si preannuncia una giungla di comportamenti e richieste sono già spuntate le prime deroghe al green pass per i portuali di Trieste.

Per rimanere nell’ambito del trasporto lombardo, Trenord che ha una percentuale di non vaccinati simile ad Atm ha disposto il congelamento della concessione delle ferie.

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