Le Università milanesi premiate da una classifica mondiale

La decima edizione del Qs World University Rankings, che misura il prestigio di 800 atenei distribuiti in tutto il mondo, ha regalato sorprese positive per le università milanesi.

I criteri di giudizio sui quali si basa questa classifica sono: la reputazione accademica che si raccoglie in base a un sondaggio tra oltre 130.000 accademici; la reputazione secondo i datori di lavoro in base al rapporto tra università e occupabilità dei laureati; le citazioni per ricercatore/docente che misura quante volte viene citato un lavoro di ricerca di un ateneo; il rapporto docenti/studenti che fornisce indicazioni sulle probabili dimensioni delle classi; la proporzione di docenti internazionali e quella di studenti internazionali.

Nella classifica generale la prima a comparire, tra i 26 atenei italiani, è l’Università di Bologna al 188mo posto seguita dalla Sapienza di Roma al 196mo, dal Politecnico al 230mo e dalla Statale al 235 mentre i primissimi posti sono stati ad appannaggio del Mit di Boston, di Harvard e Cambridge.

La prima novità, si diceva, riguarda il Politecnico di Milano che ha guadagnato venti posizioni rispetto allo scorso anno nella sezione dedicata all’area ingegneria e tecnologia.
“Significa – ha commentato il rettore Giovanni Azzone – che sono stati riconosciuti gli sforzi compiuti nella didattica, nella ricerca e nell’internazionalizzazione, ma anche negli accordi con aziende e università”. Si posiziona, inoltre, al 67mo posto nella categoria legata alla reputazione data dai datori di lavoro che hanno così premiato la preparazione accademica fornita dall’ateneo.

Nell’area dedicata a scienze sociali e management, la Bocconi si è classificata al 29mo posto perdendo qualche posizione mentre l’altra novità è l’ingresso dell’Università Bicocca nel gruppo dei primi 500 atenei.
Un risultato che il rettore Marcello Fontanesi ha commentato sottolineando: “Il trend di risultati positivi della nostra università dimostra che lavorare con impegno sulla qualità di ricerca, didattica e infrastrutture fa emergere il valore di persone e progetti. Credo che sia una bella soddisfazione per tutti coloro che lavorano nella nostra università, per gli studenti che ci scelgono e per i partner pubblici e privati coi quali collaboriamo in Italia e all’estero”. Sempre Bicocca è al 95mo posto nella sezione che premia la ricerca prodotta.

Nel rapporto docenti/studenti l’Università Vita-Salute San Raffaele si è posizionata al 36° posto mentre l’Università Cattolica del Sacro Cuore è 393ma.

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