Monza: presa la banda degli attacchi ai bancomat

I Carabinieri di Monza hanno eseguito arresti in diverse province, lombarde e non, assicurando alla giustizia i responsabili di ben 35 attacchi ai bancomat che hanno fruttato, nell’arco di 7 mesi, un bottino di 800 mila euro.

Le forze dell’ordine sono intervenute nelle province di Monza e della Brianza, Milano, Bologna, Modena, Vicenza, Mantova e Parma.
Gli arrestati sono cittadini di origine moldava di età compresa tra 23 e 39 anni che sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti aggravati ai danni di sportelli bancomat ATM.

L’indagine del Nucleo Investigativo di Monza è partita lo scorso settembre e ha previsto il ricorso a pedinamenti, appostamenti e attività tecniche che hanno permesso di scoprire che la banda, composta da circa 12 persone, agiva sui bancomat sia in Italia sia all’estero e in particolare in Polonia, Repubblica Ceca e Lituania.

Quale che fosse il luogo scelto per il colpo, il modus operandi restava lo stesso: a seconda dei modelli di bancomat, i malviventi estraevano il pannello della luce di cortesia o creavano un foro nella parte laterale della tastiera. Avevano così accesso al multicavo seriale che collegavano a un notebook e a un router esterno, consentendo così a un team di hacker, con buona probabilità dell’est Europa, di inoculare da remoto un malware capace di acquisire rapidamente i privilegi di amministratore del sistema operativo dell’ATM e quindi di lanciare il comando di erogazione delle banconote.

Dal momento che i componenti della banda erano dei senza fissa dimora si erano organizzati in modo da avere una base logistica in città diverse.

Inoltre, pianificavano ogni colpo al dettaglio al punto da assegnare ad ognuno un compito preciso nell’esecuzione delle rapine oltre a usare diverse accortezze per sviare le forze dell’ordine come l’uso di autovetture intestate a prestanome, il ricorso a generalità diverse e il frequente cambio di utenze telefoniche.

Gli arrestati sono in custodia presso le Case Circondariali più vicine ai luoghi del fermo e sono ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Monza.

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